Sei partite sul cammino dei viola verso un posto europeo che sarebbe anche meritato alla luce del campionato fatto
L’eliminazione dalla Coppa Italia fa male. Siccome è stata per mano della Juventus fa ancora più male. Però rimane l’ottimo percorso per arrivare fino a lì della Fiorentina che ha battuto Atalanta e Napoli addirittura a domicilio. Eliminazione dolorosa, storia chiusa. C’è una missione da cercare di portare in fondo: la conquista dell’Europa. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Che significherebbe dare alla stagione i tratti di una super stagione. Rivalutando ulteriormente l’approdo in semifinale di Coppa Italia. In un’accoppiata di stampo ippico che avrebbe pagato tantissimo a chi l’avesse rischiata lo scorso agosto. Sei partite per riuscirci: l’impresa è rinchiusa lì dentro. Perché ovviamente prima ce ne sono state trentadue che la Fiorentina ha affrontato non sempre con il conforto delle prestazioni e dei risultati. Però mai smarrendo l’identità che Italiano ha cercato di darle subito dal ritiro di Moena.
E se adesso è qui tra la Roma (quinta) e la Lazio (settima) con una gara da recuperare è merito di quello che è stato fatto finora. Con alti e bassi inevitabili. Ma anche e soprattutto con la consapevolezza che l’anno della ripartenza poteva essere indirizzato subito dalla parte giusta se tutte le componenti avessero compreso la portata della possibilità che si presentava loro davanti. Così è stato e la classifica e la riprova inequivocabile e insindacabile. Ora rimane da fare il più e il meglio. Prendere l’Europa per accelerare il percorso della rinascita. E farlo coincidere con l’impresa al primo colpo.
Di
Redazione LaViola.it