Fiorentina, la prestazione c’è, il risultato no. Perdere così fa male. Ha ragione Italiano gli esterni devono dare di più

Sconfitta che fa male perché è arrivata all’ultimo minuto, su autogol e dopo una gara ben giocata dai viola

La Fiorentina ha sostanzialmente dominato il primo tempo contro la Juventus e la sconfitta arrivata all’ultimo minuto su autogol di Venuti lascia il segno. Anche perché è arrivata, appunto, dopo una gara ben giocata dai viola contro una Juventus ampiamente rimaneggiata. Eppure, come ha detto Italiano nel dopo gara, se non segni non vinci. E alla fine i bianconeri hanno trovato la via del gol sfruttando quel fattore C che invece non ha avuto la Fiorentina sull’occasione di Ikoné, giusto per fare un esempio.

Certo come ha detto Igor la squadra si rialzerà e comincerà subito a pensare al Verona di domenica pomeriggio. Ma ancora per qualche ora ci portiamo dentro questa grande amarezza per una partita che, prestazioni alla mano, sarebbe dovuta andare molto diversamente.

Situazione compromessa, ma doveroso crederci anche a Torino

Non è la prima volta in questo campionato che la Fiorentina gioca bene ma non porta a casa niente. Abbiamo già visto gare in cui i viola hanno creato molte occasioni senza poi concretizzare e alla fine sono rimasti a bocca asciutta.

Anche contro il Sassuolo più o meno è andata allo stesso modo. E’ chiaro che perdendo in casa la Fiorentina ha compromesso la situazione in Coppa Italia. Ma tra due mesi sarà tutta un’altra storia e chissà che allora la dea bendata non guardi un po’ di più ai colori viola.

Ha ragione Italiano dagli esterni serve di più

E poi viene difficile valutare a pieno la prestazione degli esterni. Ad esempio Ikoné ha fatto un’ottima gara ma ha sprecato almeno un paio di occasioni ghiotte. Sul palo è stato sfortunato ma solo davanti a Perin forse poteva fare meglio. E il problema dei gol degli esterni Italiano lo ripete quasi ogni partita. Ma d’altra parte non ha a disposizione esterni goleador, questo era chiaro fin da quando sono arrivati.

Il lavoro sui vari Ikoné, Gonzalez e Sottil prosegue quotidianamente e chissà magari tra due mesi troveranno la porta con molta più continuità. Intanto prendiamo i segnali di crescita del francese che finalmente sembra aver capito come gira la Fiorentina.