L’analisi sulle prestazioni della squadra di mister Palladino a confronto. Dove si può migliorare?
“Per noi è più facile quando l’altra squadra fa la partita e noi siamo bassi e stretti. Nelle ripartenze siamo bravi con la qualità di Moise e gli altri. Quando dobbiamo fare la partita soffriamo di più, sicuramente dobbiamo lavorare su questo“. Queste le parole che sintetizzano il pensiero espresso da Marin Pongracic al termine dell’ultimo match della Fiorentina perso contro il Como. Una dichiarazione che, a una prima analisi, sembra confermare una tendenza emersa nel corso di questa stagione e che può fornire interessanti spunti tattici. Ma i numeri confermano davvero questa visione? Analizziamoli nel dettaglio.
I NUMERI COMPLESSIVI. La squadra allenata da mister Palladino ha disputato finora 25 partite di campionato, totalizzando 42 punti con una media di 1,68 punti a partita. Il bilancio complessivo registra 12 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte, evidenziando una certa alternanza nei risultati. Un rendimento che lascia intravedere margini di miglioramento per ambire a posizioni più elevate in classifica.
LE PRESTAZIONI CONTRO LE BIG. Analizzando le partite giocate contro le squadre posizionate nella metà alta della classifica, la Fiorentina ha disputato 11 incontri ottenendo 16 punti. Il bilancio parla di 5 vittorie (contro Lazio, Milan, Roma e Inter), 1 pareggio (contro la Juventus) e 5 sconfitte (contro Inter, Atalanta, Bologna, Napoli e Udinese). Questo si traduce in una media di 1,45 punti a partita, quasi una vittoria ogni due incontri. Considerando la qualità degli avversari, questo dato è tutt’altro che negativo.
RENDIMENTO CONTRO LE SQUADRE DAL 11° POSTO IN GIÙ. Il vero banco di prova per i viola dovrebbe essere rappresentato dalle sfide contro le squadre di metà classifica o quelle in lotta per la salvezza. In 14 partite contro queste formazioni, la Fiorentina ha raccolto 26 punti, frutto di 7 vittorie (contro Lecce, Genoa, Torino, Como, Verona e Cagliari), 5 pareggi (Parma, Venezia, Monza, Empoli e Torino) e 2 sconfitte (Monza e Como). La media è di 1,86 punti a partita, confermando una vittoria ogni due incontri.
IL NODO DELLE NEOPROMOSSE. Un capitolo a parte è rappresentato dalle sfide contro le squadre neopromosse. Contro il Como, la Fiorentina ha ottenuto una vittoria e subito una sconfitta. Inoltre, contro Venezia e Parma ha raccolto solo 2 punti in totale. Complessivamente, le 4 partite giocate contro le neopromosse hanno fruttato appena 5 punti (media di 1,25 punti a partita) e solo 3 reti segnate. Questo dato riflette chiaramente le difficoltà sottolineate da Pongracic.
ANALISI GENERALE. I dati mostrano che la Fiorentina ha un rendimento simile, in termini di vittorie, sia contro le squadre della metà alta della classifica che contro quelle della metà bassa: una vittoria ogni due partite in entrambi i casi. Tuttavia, il problema emerge nei match in cui non arrivano i tre punti. Contro le big, il risultato è spesso netto: o vittoria o sconfitta. Ma contro le squadre meno quotate, la Fiorentina sembra smarrire punti preziosi. Ancora più preoccupante è il rendimento contro le neopromosse, dove la squadra fatica a imporre il proprio gioco.
L’IMPORTANZA DEL NON SOTTOVALUTARE. Per una squadra che ambisce a traguardi superiori all’ottavo posto e che basa il proprio progetto sulla crescita e sull’ambizione, queste difficoltà rappresentano un campanello d’allarme. Certo, manca ancora un terzo del campionato, e mantenere un equilibrio nelle valutazioni è fondamentale. Tuttavia, sarebbe imprudente ignorare i segnali che indicano la necessità di riflessioni, non solo dal punto di vista tattico ma anche caratteriale.
Migliorare la capacità di fare la partita contro le squadre posizionate in classifica alle spalle dei viola sarà la chiave per trasformare la stagione da buona a eccellente. Solo così la Fiorentina potrà davvero puntare a nuovi ambiziosi obiettivi.
Di
Francesco Massimo Ascione