Viola in campo domani contro il Napoli con l’obiettivo di sistemare una difesa che nelle ultime gare ha preso addirittura nove reti
Miglior esame di quello da fare davanti all’attacco campione d’Italia non ci può essere per la Fiorentina. E Vincenzo Italiano è ben felice che i suoi siano chiamati ad affrontarlo ad appena quattro giorni dal Basilea. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
La squadra viola ha l’obbligo di ritrovare il rendimento difensivo che è stato nelle quattordici partite della serie positiva da metà febbraio a metà aprile. E con esso nuove certezze. Certezze un po’ perse per strada nelle ultime tre settimane. E, guarda un po’, proprio per gli stessi motivi che in precedenza avevano creato non pochi problemi.
PROVE DI DIFESA
Mettendo ordine, la storia è questa. Nelle undici vittorie e nei tre pareggi della (super) serie positiva, la Fiorentina ha subìto appena otto gol (almeno un paio del tutto marginali). Nelle cinque partite a seguire, compreso il 2-3 col Lech Poznan che quella serie ha interrotto, ben nove. Considerando che in due occasioni la porta ora di Terracciano e ora di Cerofolini è rimasta inviolata, sono stati in effetti nove in tre gare con una media facile facile.
Il motivo? I “soliti” errori che sembravano essere stati messi definitivamente da parte. Soprattutto nelle scelte dei singoli. Scelte sbagliate e staccate senza motivo dai meccanismi dell’intera linea arretrata. A Napoli non ci sarà Quarta per squalifica e toccherà di nuovo a Milenkovic (verosimilmente in coppia con Ranieri). Che a sua volta per la stessa ragione non ci sarà nell’andata col Basilea. Rotazioni e peso offensivo dell’avversario sono due ottimi elementi per consentire a Italiano di trovare una soluzione. Specie in vista delle partite che segneranno la stagione viola.

Di
Redazione LaViola.it