Il nuovo attaccante viola si presenta: “Con il mister costruiamo un gioco offensivo. Non mi pongo limiti. Champions? Meglio se gli altri non ci credono”
Presso il Media Center del Rocco B. Commisso Viola Park, è stato presentato alla stampa il nuovo attaccante viola Edin Dzeko. Queste le sue dichiarazioni:
A introdurre il neo attaccante viola è il dg della Fiorentina Alessandro Ferrari, che parla così: “Credo che sia complicato e lungo raccontare tutto quello che ha fatto Edin in carriera. Arrivato qui, nonostante abbia giocato nei migliori club del mondo, vedendo il Viola Park ha detto che non aveva mai visto qualcosa del genere. Ha avuto subito un impatto forte nel gruppo e nello spogliatoio. È una persona di grande livello e spessore, sia in campo che fuori“.
Parola a Dzeko: “Non c’era stato niente con la Fiorentina prima di andare in Turchia. Oggi arrivo qui con grande esperienza, voglio dare il massimo per aiutare questo grande club a crescere ancora. Stiamo lavorando forte, duramente. Stiamo facendo anche dei test fisici per vedere a che livello siamo. Piano piano il mister ci sta dando indicazioni su come vuole farci giocare. L’idea è di fare un calcio aggressivo e offensivo“.
BOLOGNA. “Quando il mio procuratore mi ha detto che c’era questa possibilità di venire alla Fiorentina non ho avuto dubbi. Volevo venire qua. Tutte le scelte che faccio le prendo anche con la famiglia. Questa è una gran bella città. Sono molto felice perché Firenze è bellissima, e la Fiorentina è un grande club“.
GOL. “Intanto dobbiamo prepararci al meglio. Ora conta questo, è la base per tutto il resto. Non mi sono messo mai limiti o asticelle di gol. La cosa primaria è il bene della squadra, fare bene per la Fiorentina. Ovviamente io devo fare gol e assist. Ma intanto penso al bene della Fiorentina, cercando di fare il massimo“.
TRIDENTE CON KEAN E GUD. “Moise ha fatto vedere a tutti che giocatore è. Anche Gud ha fatto vedere ottime cose, e per me può fare anche di più. Io ho sempre pensato e detto che i giocatori forti possono giocare assieme. Sono d’accordo col mister che si possa giocare insieme. Ricordando che prima viene il bene della Fiorentina“.
NUMERO NOVE. “Non ne ho parlato con Lucas. Il nove l’ho quasi sempre avuto, oppure l’undici in Nazionale. Vedremo. Non conta troppo il numero di maglia“.
ESPERIENZA. “Cerchiamo di aiutare i giocatori più giovani. Ho grande esperienza. In questi giorni di lavoro sto vedendo grande impegno. L’ambizione è importante. Si deve lavorare meglio degli altri. È fondamentale“.
TURCHIA. “È una esperienza che è stata per me importante. La cultura turca è vicina a quella bosniaca. Peccato che non si sia riusciti a vincere“. Conference? “Abbiamo fatto i quarti con l’Olympiakos, abbiamo perso ai rigori. Ho visto che la Fiorentina ha fatto due finali, purtroppo sono state perse. È comunque importante andare più avanti possibile. Anche arrivando in finale e perdendo si può imparare e crescere. Io ci tengo molto, è comunque una competizione europea. Ci tengo molto“.
CONCORRENZA. “Moise ha fatto grandi cose. Può ancora fare meglio secondo me. La concorrenza non è un problema, conta il bene della squadra. Io sono venuto qui per far crescere i miei compagni, per aiutare, e soprattutto per fare il bene della Fiorentina“.
OBIETTIVO CHAMPIONS. “Forse è anche meglio che nessuno degli avversari ci creda. L’anno scorso la Fiorentina si è messa dietro diverse squadre importanti. Vediamo cosa potremo fare. Dobbiamo restare umili. Questa Serie A sarà molto difficile. Dobbiamo guardare in grande, guardare lassù, ma sempre restando umili e lavorando. Dobbiamo tutti darci una mano in campo, anche facendo cose che non ci piacciono, per raggiungere i risultati. Siamo tutti bravi ragazzi…ma in campo dobbiamo dare tutto“.
PERCEZIONE ALL’ESTERO. “Io sono cresciuto vedendo Batistuta. Faceva la Champions la Fiorentina. È sempre stata una club importante. Non facendo la Champions, un po’ di visibilità si perde. Ma la Fiorentina ha fatto tre finali negli ultimi anni. Vuol dire che la Fiorentina c’è. Magari è mancato qualcosa. Ma c’è, è lì. Se fai tre finali qualcosa vorrà dire. Anche per questo forse la società ha preso mister Pioli, che ha vinto. Magari assieme potremo dare quell’esperienza a tutto il gruppo per provare a vincere“.
ADDIO ALL’INTER. “Non feci polemiche. Penso e pensavo che mi vedevo ancora all’Inter quando sono andato via. Non guardo indietro, guardiamo avanti. Ho fatto comunque due anni bellissimi all’Inter. Non vedo l’ora di tornare a giocare contro di loro a San Siro. So che mi stimano ancora oggi. Ora sono qui, penso al bene della Fiorentina“.
LA CONFERENCE. “È un obiettivo. Cerchiamo di andare avanti il più possibile. Fare una competizione europea è sempre importante. Ti fa crescere. Ci teniamo“.
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Redazione LaViola.it