Ore di speranza e lotta per il direttore generale della Fiorentina. Si è sentito male dopo pranzo, soccorsi immediati
Buio, temperatura che si abbassa con lo scorrere delle ore e un via via silenzioso accompagnano al padiglione del San Raffaele di Milano, dove Joe Barone è arrivato nel pomeriggio. Lottando fra la vita e la morte. Barone si è sentito male dopo pranzo, intorno alle 15.30, all’interno del Devero Hotel di Cavenago di Brianza, dove si trovava in ritiro con la squadra. Il 118 è stato allertato immediatamente. I soccorsi al direttore generale della Fiorentina sono stati, nella tempistica, una macchina perfetta. Prima nell’hotel dove ha avuto il malore, poi nelle tappe di trasferimento, monitorato istante per istante, fra l’ospedale di Bergamo e quello di Milano. Così scrive La Nazione.
GIORNATA DA INCUBO. Sono le 22, quando con un comunicato ufficiale, la Fiorentina fa il primo punto sulle condizioni di Joe Barone. Il silenzio nel cortile dell’ospedale, è rotto soltanto da timidi, dimessi e preoccupati saluti fra i calciatori che sono arrivati a Milano, l’allenatore, Italiano e i dirigenti che hanno seguito Barone dall’attimo in cui ha accusato il malore in hotel, in attesa che si giocasse Atalanta-Fiorentina, poi rinviata. Gli uomini viola intanto sono in filo diretto anche con Rocco Commisso, negli Stati Uniti, che vuole conoscere attimo per attimo le condizioni del suo braccio destro. Dell’uomo con cui ha diviso la vita professionale e privata. Telefonini incollati all’orecchio per Pradè, per Burdisso. Poco dopo le 20.30 arriva al San Raffaele la moglie di Barone, la signora Camilla, partita da Firenze non appena saputo del malore.

Di
Redazione LaViola.it