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Drago: dal Napoli al Napoli, si chiude il cerchio. Il polacco si riprende la porta (per ora)

Dragowski

Bart Dragowski torna titolare con la maglia della Fiorentina, proprio contro il Napoli contro cui si fece male. Il polacco si riprende la porta viola, almeno per oggi

“A Napoli rientra Dragowski, sarà lui a giocare titolare. Ha recuperato, ora sta bene. Il problema muscolare non c’è più. Si chiude il cerchio, visto che si fece male col Napoli e contro il Napoli torna”. Così, ieri, Vincenzo Italiano alla vigilia della gara coi partenopei di Coppa Italia. Drago, dunque, è pronto per riprendersi i pali della Fiorentina.

DA PIETRO A BART. Chi lo ha sostituito non ha particolarmente demeritato. Anzi. Cosi come era accaduto l’anno scorso e quello precedente, infatti, Terracciano ha risposto presente dando garanzie, confermandosi il perfetto numero dodici. Con alti, come la prova di Bergamo in cui venne soprannominato ‘San Pietro’, e qualche basso, come ad Empoli. Il tutto in mezzo a qualche piccola sbavatura come con Juve e Verona. Contro il Napoli, dunque, torna Drago, che coi partenopei parò un rigore, poi ribadito in rete dagli azzurri e, rinviando un pallone nel finale di gara, si fece male rimediando una lesione di secondo grado della giunzione miotendinea del retto femorale della coscia destra, dovendo rimanere fermo per quasi tre mesi. Per lui, adesso, si chiude il cerchio, col rientro al Maradona proprio contro il Napoli.

GERARCHIE. La domanda su chi sia il titolare della porta viola, tuttavia, potrebbe riproporsi. Già da quando Dragowski uscì fuori tempo a Roma alla prima giornata, infatti, si era sollevato il quesito sull’eventualità di invertire le gerarchie tra i pali, come accadde proprio contro l’Atalanta, quando in porta Italiano schierò Terracciano anziché Dragowski: “Ho preferito far giocare Terracciano perché Drago rientrava dalla Nazionale. Ci sono delle gerarchie, i nostri portieri lo sanno. Dragowski è il titolare”, disse allora Italiano. Discorso, dunque, chiuso. Almeno allora.

USCITE. Nel frattempo, a proposito di quella uscita su Abraham che costò a Dragowski il rosso, Terracciano ha alternato buone letture preventive ad uscite in ritardo, ultima su tutte quella col Torino, per quanto Callejon abbia reso tutto maledettamente più difficile. Anche a Venezia, tuttavia, il copione della prima giornata rischiò di ripetersi, con l’intervento del Var a segnalare un fuorigioco che evitò a Terracciano un rosso identico a quello rimediato dal polacco all’Olimpico. Dinamica, questa, che fa parte del credo tattico di Italiano, sulla quale sia Dragowski che Terracciano devono ulteriormente migliorare.

FUTURO. Che il discorso rinnovo di contratto di Dragowski sia in standby, con poche schiarite all’orizzonte, non è una novità. Il polacco vedrà il proprio legame con la Fiorentina scadere nel 2023. Non è un caso, dunque, che il club viola si stia guardando attorno sui portieri, ben consapevole che Terracciano, comunque, offre delle ottime garanzie, almeno per l’immediato. Al presente, ovviamente, guarda Vincenzo Italiano, che continua a considerare Dragowski il titolare della Fiorentina. Al polacco il compito di confermare sul campo tali gerarchie.

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