Tripletta dell’attaccante senegalese, ma i viola rimontano sempre e portano a casa un pari. Otto gol fatti nelle ultime due gare
Un centravanti in stato di grazia, delle difese che dire allegre è un eufemismo, accelerate di classe e colpi di scena. Luci stroboscopiche all’Arechi, tre gol per parte e spettacolo. Applausi alla Salernitana che conquista il decimo risultato utile di fila. Paulo Sousa, in tribuna squalificato, da quando è arrivato ha perso solo una partita. Applausi anche alla Fiorentina, che nonostante la giornata no di Igor, Quarta e in generale della difesa, ha recuperato per ben tre volte il risultato con grande carattere. Ma gli applausi scroscianti vanno a Boulaye Dia, l’ex elettricista che ha acceso le luci stroboscopiche. Due gol da funambolo in ripartenza, un rigore preciso. Incontenibile. Quindici gol al primo campionato di A, miglior marcatore della storia della Salernitana (superato di slancio Di Vaio, che si era fermato a 12). La salvezza è nata proprio dai suoi piedi, scrive La Gazzetta dello Sport.
PARI E PATTA. Si sono sfidate due tra le più in forma del campionato e sotto il profilo della corsa si è notato. Italiano ha fatto le consuete prove di “trasmissione”: sette giocatori cambiati rispetto alla goleada con la Samp, tra cui i due centrali e Cabral tornato al centro dell’attacco. Turnover massiccio, ma stessa filosofia, cioè possesso palla e squadra alta e in pressing in fase di non comando, che ha costretto la Salernitana, con quattro giocatori diversi rispetto a Napoli, a stare molto bassa e compatta nell’ interdizione. Il gioco della Viola porta alla solita controindicazione, però, se non è super concentrata: quella di subire ripartenze in disequilibrio, soprattutto quando non c’è Amrabat. La Viola ha confermato la sua facilità di segnare (otto gol nelle ultime due gare di campionato), la Salernitana la sua “pareggite” (8 nelle ultime 9). Alla fine, tutti soddisfatti.
Di
Redazione LaViola.it