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Dea o Viola: chi si rialza? Due sconfitte cocenti e lo stimolo delle semifinali

Sia Atalanta che Fiorentina arrivano da due brutti ko, in Coppa c’è l’occasione per entrambe per reagire dopo le critiche ricevute

Dopo il 4-0 subito in campionato sul campo del Torino arrivò la goleada di Napoli, 5-2 al Maradona e accesso ai quarti di Coppa Italia. Dopo il 3-0 rimediato sabato con la Lazio arriverà oggi un’altra impresa? Se lo augura Vincenzo Italiano, per zittire le prime critiche ma soprattutto per dimostrare che la sua Fiorentina può continuare a lottare ad alti livelli anche senza Vlahovic, per di più in una competizione che riempie la bacheca e porta dritti in Europa. Così scrive Tuttosport.

SOGNO EUROPEO. «Preoccupato? Lo sarei se non fossimo in linea con i programmi, invece siamo pure oltre e questo mi rende carico, felice, convinto che a Bergamo pur contro una squadra fortissima giocheremo una grande partita. Veniamo da una sconfitta non bella e ci teniamo tutti a ben figurare, la posta in palio è alta, faremo di tutto per… prendercela», ha detto ieri Italiano. L’appuntamento di Bergamo, dove la Fiorentina ha già vinto a settembre (2-1 in campionato), può rappresentare l’occasione ideale per cullare il sogno europeo. Per centrare un’altra impresa e dimostrare di non essere Vlahovic-dipendenti.

QUI ATALANTA. Nell’Atalanta assenti Zapata, Miranchuk, Pezzella, Ilicic e Toloi, in difesa ci sarà il rientro di Demiral con Djimsiti e Palomino a completare la linea davanti a Musso, in mezzo al campo tornerà de Roon assieme a Freuler mentre sulla sinistra è sicuro di un posto Maehle con ballottaggio ZappacostaHateboer sulla corsia opposta. In avanti dentro Muriel e Malinovskiy con Pasalic a supporto. La gara è molto importante, in palio c’è la semifinale di Coppa Italia contro una tra Juventus e Sassuolo e tutte e due le squadre arrivano all’impegno del Gewiss Stadium con una sconfitta mal digerita: l’Atalanta, in particolare, ha lasciato punti con il Cagliari a Bergamo ed è chiamata ad una reazione immediata in una manifestazione che è sempre stata onorata al massimo con Gasperini al timone. Negli ultimi 3 anni, infatti, i bergamaschi hanno giocato (e perso) due finali contro Lazio e Juventus, la voglia di provare ancora ad arrivare in fondo è altissima e anche i tifosi non vedono l’ora di lasciarsi alle spalle la sconfitta di domenica e tornare a sorridere.

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