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La decisione verrà presa prima di Bergamo, alla ripresa del campionato. Riguarda uno dei ruoli chiave della Fiorentina di Raffaele Palladino: il portiere. In estate la dirigenza ha seguito le indicazioni del tecnico che proprio nel reparto difensivo ha iniziato a lavorare a lungo sui suoi concetti di gioco. La ripartenza dal basso, la linea a tre, la ricerca dell’ampiezza e della verticalizzazione rapida. Molto sarebbe passato dal portiere e nella tournée in Inghilterra la questione ha assunto una certa rilevanza, scrive La Repubblica.
RINFORZO. Alcuni errori di troppo da parte di Terracciano, la sensazione di dover intervenire per assicurare al tecnico una doppia scelta di qualità. E un piccolo ma piacevole dilemma rappresentato da Tommaso Martinelli, talento classe 2006 che non a caso si è messo in luce anche nell’ultima sfida dell’Italia U19 contro l’Inghilterra. L’arrivo di De Gea, campione spagnolo che ha passato una carriera tra Atletico Madrid e Manchester United, ha messo in chiaro quelli che erano i pensieri di Palladino. In parallelo, in mezzo alle voci d’addio, Terracciano ha rinnovato fino al 2026. Abituato a confrontarsi coi colleghi titolari sulla carta e a prendersi, sul campo e tramite il lavoro quotidiano, la maglia tanto ambita.
IN CAMPIONATO. Ma dopo le prove in Conference, adesso tutto lascia pensare che De Gea a poter prendersi la maglia da titolare in campionato. Atalanta, Lazio, Empoli e Milan le prossime sfide. Elettricità pura per un portiere abituato ai grandi palcoscenici. Il contratto firmato da svincolato prevede una singola stagione con un’opzione per la seconda (a stipendio raddoppiato). Segno che anche lo spagnolo voglia vivere questa annata col desiderio di rimettersi in gioco e tornare così ai livelli top.
IN CONFERENCE. Per Terracciano ci sarà il girone di Conference, al quale i viola tengono moltissimo. Senza dimenticare che avere comunque uno come lui alle spalle di De Gea, è una sicurezza per il tecnico. E poi c’è Martinelli, appunto. Giovane ma in rampa di lancio. Rimasto nonostante le possibilità di un prestito: un altro anno per poter crescere e magari giocare qualche partita al momento giusto. L’obiettivo è prendersi una maglia da titolare la prossima stagione, una volta che l’apprendistato sarà finito.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it