Quattro mesi e mezzo dopo è tutto diverso: con i sardi l’ultima vittoria del filotto a dicembre, domani vale tanto per l’Europa
Era l’8 dicembre quando la Fiorentina batteva 1-0 il Cagliari e inanellava l’8° vittoria di fila. L’ultima del magico filotto che proiettò i viola ad un passo dalla vetta. Allora la squadra di Palladino si ritrovò al 3° posto con Inter e Lazio, a tre punti dall’Atalanta prima e con la gara con i nerazzurri da recuperare dopo il malore che aveva colpito Bove. Il punto più alto di questa Fiorentina, nella gara d’andata contro i sardi, anche se quanto accaduto ad Edoardo e i primi scricchiolii tecnico-tattici portarono poi ad un rapido tracollo con 2 soli punti nelle successive 6 partite.
CATALDI PER BOVE. Contro la banda di Nicola decise un gran gol di Cataldi. Una gara non semplice per i viola, con il contraccolpo psicologico del 1° dicembre che condizionò pochi giorni prima anche l’eliminazione dalla Coppa Italia contro l’Empoli. Quattro mesi e mezzo dopo è tutto diverso. La Fiorentina domani a Cagliari si gioca un pezzo importante di Europa. La vetta è ormai un miraggio, la zona Champions praticamente inarrivabile. Ma per l’Europa League (e per un piazzamento Conference) c’è ancora speranza.
CAMBIATO TUTTO. Speranze che passano però dai tre punti in Sardegna. All’andata entrambe le squadre giocavano con il 4-2-3-1, oggi invece si schiereranno ancora a specchio, ma con un 3-5-2 quasi speculare. Davanti i viola schierarono dal primo minuto Sottil, Kouame e Ikonè, con Beltran in appoggio, mentre domani ci sarà Kean con Gudmundsson in vantaggio sull’argentino. È cambiato nel frattempo anche il rendimento della Fiorentina con le ‘piccole’, perché in quel filotto i viola vinsero contro Cagliari, Lecce, Verona, Genoa e Como (a volte a fatica, ma vinsero), invece con il passare dei mesi i passi falsi con chi gioca con la salvezza sono stati numerosi e pesantissimi (dal Monza al Como, dal Verona al Como, fino al pari di domenica scorsa col Parma).
PER L’EUROPA. Domani la Fiorentina non può permettersi di sbagliare. Deve rincorrere una posizione europea e recuperare punti su Bologna, Roma e Lazio per non restare fuori dal treno Uefa. I viola hanno 53 punti, mancano 6 partite tra cui gli scontri diretti proprio con Bologna e Roma. Serviranno almeno 10-12 punti per sperare di rientrare in Europa, anche qualcosa in più. Senza i tre punti domani si farebbe durissima.
Di
Marco Pecorini