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Da Piccoli a Retegui: Kean costruisce nuove coppie tra Fiorentina e Nazionale

Kean Retegui e Piccoli

Con Pioli alla Fiorentina e con Gattuso in Nazionale, Moise Kean non è più solo finalizzatore: accanto a Piccoli e a Retegui sta costruendo nuove partnership offensive.

Moise Kean ha già conosciuto ruoli diversi nella sua carriera. Nel tridente, soprattutto al Paris Saint-Germain, ha vissuto la stagione più brillante prima del suo approdo a Firenze. Poi, con la Fiorentina di Palladino, si è trasformato nel riferimento unico d’attacco, il finalizzatore d’area su cui si reggeva gran parte della fase offensiva viola.

Oggi, però, lo scenario è diverso. Con l’arrivo di Stefano Pioli a Firenze e con quello di Gennaro Gattuso in Nazionale, Kean sta vivendo la stessa evoluzione: non più soltanto uomo deputato a chiudere le azioni, ma attaccante che deve imparare a condividere il reparto e a costruire intese nuove.

Con Luciano Spalletti, in azzurro, Kean e Retegui erano due opzioni alternative: o giocava l’uno o giocava l’altro. Gattuso, invece, ha scelto un’altra strada. Stasera contro l’Estonia, alla sua prima da ct, potrebbe mandarli entrambi in campo, con Retegui più avanzato e Kean libero di svariare, abbassarsi e cercare la profondità. È una novità importante, che fotografa bene la fase di crescita che l’attaccante viola sta attraversando anche al Franchi.

Alla Fiorentina, Pioli sta lavorando per dare alla squadra un reparto offensivo più modulare. Non più solo il Kean finalizzatore della scorsa stagione, ma un Kean capace di integrarsi con compagni diversi. Lo si è visto in diverse combinazioni: accanto a Dzeko, in un tandem esperto e fisico, o con Piccoli, la scommessa di mercato più grande della società. E in più, Pioli ha già sperimentato il tridente, con Gudmundsson alle spalle di Kean-Dzeko o Kean-Piccoli, per dare imprevedibilità e soluzioni differenti. L’idea di fondo è chiara: mettere Kean al centro di un attacco flessibile, capace di cambiare pelle a seconda delle partite.

La partita di Bergamo diventa così uno specchio di quanto sta accadendo a Firenze. Con Retegui in Azzurro e con Piccoli in viola (e chissà, in futuro anche in Nazionale), Kean deve imparare a creare intesa con partner nuovi, a legare il gioco e ad attaccare lo spazio per liberare il compagno. Non significa rinunciare al gol, ma assumersi responsabilità diverse, più complesse. Il pubblico viola osserva con attenzione. Perché l’Italia di Gattuso, con Kean e Retegui insieme, anticipa quello che la Fiorentina spera di vedere presto al Franchi: Kean e Piccoli fianco a fianco, in un attacco giovane, fisico e italiano. Una coppia capace di far sognare, che può diventare una delle chiavi della stagione viola e, chissà, anche del futuro della Nazionale.

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