Da Buddha alla chitarra, il mondo segreto del Cholito

Venerdì sera, subito dopo aver sdraiato Handanovic, è andato a cena nel solito ristorante di San Frediano insieme ai diversamente titolari Sanchez, Maxi Olivera e Cristoforo, cioè il gruppo dei meno vip, prima di unirsi agli altri compagni in un altro locale di Firenze sud per la mini festa di inizio vacanze: Simeone è per la democrazia silenziosa e sul proprio profilo social ricorda spesso che «il successo non è la chiave della felicità, semmai la felicità è la chiave per il successo», scrive La Nazione in edicola stamani.

Quindi titolari o no, i compagni più vicini devono avere la medesima lunghezza d’onda, o frequentare la stessa filosofia senza lustrini. Quella del Cholito è da qualche mese buddista, la scelta inizialmente è sfuggita nello spogliatoio perché Simeone temeva solenni prese in giro e non si è fatto scoprire durante la pratica della meditazione. E’ un’arte quella di nascondersi nei momenti intimi, perché il giovane argentino è un tipo esigente nei rapporti, ovviamente anche con il genere femminile, nonostante da qualche tempo dopo alcune relazioni serie si sia preso più spazio puntando sulla vita da single: e allora nel tempo libero lezioni di chitarra, immersione nelle ricette di cucina (il salmone con la salsa di funghi è il piatto che gli riesce meglio e anche qualche compagno di squadra apprezza), blitz nei musei di Firenze con auricolare per immergersi nelle opere più conosciute e comprenderle nei minimi particolari, una a una, non come un turista per caso, e poi sempre in ordine sparso studio degli attaccanti più forti su Youtube, poi sempre su internet le sintesi di Masterchef, qualche telefonata alla nonna astrologa (mica per scherzo, ha uno studio in Argentina), frequenti scambi di idee con il babbo allenatore e la mamma che, come lui, è appassionata di arte. (…)