Connect with us

Focus

Chi cresce e chi no… Quarta sempre più dietro a Igor. E in chiave futuro tutto è ancora da scrivere

Quarta indietreggia sempre più nelle gerarchie della Fiorentina. Pochi i progressi, molti i dubbi, sia per l’oggi che per il domani

Per un Igor che continua a crescere, c’è un Quarta che indietreggia sempre più. Mentre il brasiliano è diventato un titolare inamovibile della difesa della Fiorentina, dimostrando progressi continui a livello individuale e di coppia con Milenkovic, l’argentino è scivolato di gerarchie.

TRIS DA INCUBO. Le ultime due gare che l’argentino ha giocato dal 1’ in Serie A sono quelle col Torino, in cui si rese protagonista di svariati errori, e quella col Sassuolo, in cui entrò in entrambi i gol incassati dai suoi, tra un contrasto morbido su Traoré (in collaborazione con Odriozola) e la perdita della marcatura su Defrel allo scadere. “Pensavo fossimo in inferiorità numerica in area, invece…” disse Italiano al termine della gara del Mapei, lasciando intendere quanto avesse mal digerito quell’errore di lettura di Quarta che, di fatto, condannò al ko i viola. Se si estende il computo delle gare giocate dall’argentino anche alla Coppa Italia, alla coppia di gare Torino-Sassuolo si aggiunge quella contro l’Atalanta a Bergamo, con un primo giallo ‘inutile’ causato da un intervento irruente, un contrasto morbido sul gol di Boga e un altro fallo che lo portò al rosso (sanzione forse eccessiva).

PANCHINE. Non è un caso, dunque, che nel 2022 Quarta abbia collezionato solamente 3 presenze da titolare, curiosamente proprio in occasione delle tre gare sopracitate, subentrando negli ultimi 24’ di Fiorentina-Atalanta di campionato e per 1’ a San Siro. Solo panchine, invece, nelle altre gare giocate dai viola, con in mezzo anche la positività al Covid-19 e lo stop forzato di un paio di settimane.

PREGI-DIFETTI. Mentre per Igor si può parlare di crescita, per Quarta non si può dire lo stesso. L’argentino, infatti, era arrivato con doti, qualità e difetti rimasti più o meno allo stesso livello. Il tutto nonostante ci abbiano lavorato Iachini, Prandelli e Italiano. Le qualità sull’anticipo sono note, così come la capacità di giocare palla al piede e il saper far ripartire l’azione velocemente. La disciplina tattica, tuttavia, non è migliorata, tanto che spesso e volentieri si è fatto trovare in zone di campo dove non doveva essere, a volte non temporeggiando, pur di andare a recuperare palloni. Anche l’irruenza non è migliorata, con interventi a volte inutilmente duri, altre volte troppo morbidi (come, appunto, in Atalanta-Fiorentina di Coppa Italia). Anche dal punto di vista della marcatura non si sono registrati progressi (Sassuolo-Fiorentina su tutte).

FUTURO. Per quanto Italiano ci lavori durante la settimana, Quarta è finito dietro a Igor, mentre la titolarità di Milenkovic non si discute. Se per l’oggi può andar bene così, la vera incognita è legata al domani della Fiorentina. In caso di partenza del serbo, infatti, ci sarebbe un calciatore della Nazionale dell’Argentina che non sembra fornire massima affidabilità il cui futuro è ancora tutto da decidere, un titolare da sostituire con un profilo importante e Igor, appunto. Se questo finale di stagione potrà aiutare la Fiorentina a capire che pesci prendere sul reparto offensivo, altrettanto si può dire per il pacchetto arretrato. Con Quarta, su tutti, osservato speciale.

52 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

52 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Focus

52
0
Lascia un commento!x