Cinquantacinque furono le operazioni tra entrata e uscita nell’estate 2016, cinquantadue nell’estate 2017: cosa ne sarà del mercato estivo 2018? Si ripartirà dai punti fermi e, almeno teoricamente, non sarà una rivoluzione come il post-Sousa. Ma il lavoro di Corvino e Freitas si preannuncia lungo e denso di trattative. Il dg ha individuato otto punti fermi (Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi, Veretout, Benassi, Chiesa e Simeone – si riuscirà a tenerli tutti?), qualcun altro del 2017/2018 rimarrà in squadra (Laurini, Dabo). ‘Pochi ma buoni’, ha fatto intendere Pioli, per una rosa non lunghissima ma competitiva per tornare in Europa.
Un gruppo di 16-17 potenziali titolari più i giovani. Il resto? Le riserve che non hanno convinto saranno cedute. Così Corvino proverà ad accumulare una sorta di ‘tesoretto’, in aggiunta a quei 10-15 milioni che dovrebbero rappresentare la base di budget per il mercato. Obiettivo tutt’altro che semplice, però, riuscire a piazzare – e soprattutto a guadagnarci qualcosa – da chi non si è certo messo in mostra in questa stagione. Dragowski, Bruno Gaspar, Maxi Olivera, Cristoforo, Eysseric, Thereau, più Sanchez e Tomovic che rientreranno dai prestiti, e Falcinelli-Gil Dias che potrebbero finire anzitempo i rispettivi prestiti biennali a Firenze. Riuscire a piazzare gli esuberi, potrebbe portare al ‘taglio’ di circa 12 milioni lordi di ingaggi (che dovranno essere poi investiti nei giocatori in entrata). Discorso a parte per Saponara, che con il 4-3-3 potrebbe avere poco spazio con conseguente apertura al mercato.
In più, da gestire, ci sono anche i giovani che rientreranno dalle varie esperienze: Venuti, Castrovilli, Diks, Zekhnini, Graiciar, Baez, Schetino, Salifu, Bangu, Zanon, Trovato, Minelli, Perez, Baroni, più Berardi e l’affare Ferigra con il Torino. In ulteriore aggiunta, i ragazzi che provengono dalla Primavera: oltre a Cerofolini e Brancolini, anche Hristov, Sottil, Gori, Valencic, Ranieri, Maganjic, più Vlahovic, mentre Illanes (’97) più Diakhatè, Pinto, Mosti e Caso (tutti ’98) sono destinati a lasciare la Primavera per limiti di età. Qualcuno di loro sarà provato a Moena, in molti andranno però altrove a fare esperienza.
A parte i casi Sportiello e Lo Faso, i cui riscatti saranno decisi a breve ed entro fine giugno. Il portiere è sempre più lontano da Firenze, per il giovane invece si continua a trattare con il Palermo. Insomma, in totale c’è un gruppo di 53 giocatori da gestire. Tra chi rimarrà, chi andrà ceduto bene per monetizzare al massimo e le decisioni (delicate) sui giovani. Un’altra, lunga, estate.
Di
Marco Pecorini