Scommesse: probabile che nelle prossime settimane tutti scelgano di ricorrere alla oblazione (con 250 euro) per estinguere la contravvenzione
In teoria sarebbe il prodromo di una sorta di maxi processo a 13 calciatori per le scommesse illegali, ma in realtà è molto più probabile che nelle prossime settimane tutti scelgano di ricorrere alla oblazione (con appena 250 euro) per estinguere la contravvenzione che ora la Procura di Milano — in un avviso a 22 persone di conclusione delle indagini e deposito degli atti notificati al difensore d’ufficio Francesco Salaroli — imputa agli sportivi a margine del filone principale sui cinque indagati, arrestati o raggiunti mesi fa da un sequestro preventivo: e cioè sui due ritenuti organizzatori del giro di scommesse (Tommaso De Giacomo e Patrick Frizzera) e sui tre amministratori (Antonio Scinocca, Antonio Parise e Andrea Piccini) della gioielleria milanese «Elysium» adoperata come ingegnosa «banca» per regolare i conti delle scommesse attraverso la compravendita di orologi Rolex, scrive il Corriere Della Sera.
FAGIOLI. Mentre il 26 novembre il gip esaminerà le richieste dei cinque di patteggiare, ora tra i calciatori solo Sandro Tonali (ex Milan, oggi al Newcastle, ma soprattutto fulcro del centrocampo della Nazionale azzurra) e Nicolò Fagioli (già centrocampista della Juventus, oggi alla Fiorentina), che pur hanno già saldato i propri conti con la giustizia sportiva attraverso squalifiche e multe, nel penale si vedono contestare di aver (oltre che partecipato alle scommesse) pubblicizzato tra i loro compagni le piattaforme illegali di scommesse o di poker dal dicembre 2021 all’ottobre 2023. In alcuni casi, secondo gli inquirenti, a fronte di questa attività (che ricade nel divieto di pubblicità punito dai comma 2 e 3 dell’articolo 4 della legge 401/1989), i due giocatori «venivano beneficiati dagli organizzatori delle scommesse con il riconoscimento di bonus sui propri conti di gioco o con una decurtazione del loro debito contratto con le scommesse».
GIOCO. Gli altri venti atleti si vedono contestare solo il comma 3, e cioè l’aver partecipato ai giochi non autorizzati. Nessuno di questi giocatori, come neanche Tonali e Fagioli, si è mai «venduto» le partite, anzi per lo più hanno giocato su altre discipline o al poker online. I pm Roberta Amadeo e Paolo Filippini hanno notificato l’imputazione al centrocampista milanista Alessandro Florenzi (nazionale nel vittorioso Europeo 2021), l’allora attaccante romanista Nicolò Zaniolo (oggi Udinese), il portiere juventino Mattia Perin e il compagno centrocampista americano Weston McKennie, gli ex juventini argentini campioni del mondo Leandro Paredes e Angel Di Maria, il difensore della Nazionale e dell’Atalanta (all’epoca all’Inter e al Torino) Raoul Bellanova, il centrocampista della Nazionale e del Torino (all’epoca all’Empoli) Samuele Ricci, l’attaccante del Padova (all’epoca alla Cremonese) Cristian Buonaiuto, l’attaccante di Lazio e Empoli (oggi al Parma) Matteo Cancellieri, il difensore dominicano Adames Hector Junior Firpo (Leeds United), e al tennista Matteo Gigante, e altri sette non sportivi
OBLAZIONE. Per le contravvenzioni punite, alternativamente con l’arresto o con l’ammenda l’indagato può estinguere la contravvenzione ricorrendo all’istituto della oblazione, e cioè pagando in via amministrativa una somma pari alla metà del massimo: qui 250 euro visto che la norma contestata ai calciatori prevede l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda massima di 500 euro.
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Redazione LaViola.it