Focus sugli esterni offensivi del Corriere Fiorentino: un ruolo in cui Italiano non ha ancora trovato un titolare oltre a Nico
«Quattro uomini e una maglia» non è il titolo (storpiato) di un fortunatissimo film di Aldo, Giovanni e Giacomo ma, parlando di Fiorentina, la sintesi di una corsa senza padrone. Il ruolo è quello di attaccante esterno sinistro e i protagonisti, ovviamente, sono Riccardo Sottil, Christian Kouame, Josip Brekalo e Jonathan Ikoné. Come riportato dal Corriere Fiorentino, quattro uomini, ma nessun titolare. Nell’analisi di una Fiorentina spesso incapace di tradurre in gol la mole di gioco creata ci si concentra spesso, e giustamente, sui due centravanti. Del resto se le prime punte hanno segnato quattro reti in due (ma soltanto una in campionato) è ovvio che sia quello il problema principale. Beltran e Nzola però non sono gli unici «colpevoli».
Dei 20 gol fatti in campionato, 6 portano la firma dell’argentino e poi, con un sigillo a testa, troviamo Kouame Ieri in gol con la Nazionale in Gambia-Costa d’Avorio 0-2), Nzola e Brekalo. Un quadro che non migliora di molto parlando di Conference: 11 reti fatte (+2 nel playoff col Rapid), di cui 2 realizzate dal solito Nico, 2 da Ikoné, 2 da Beltran e una da Sottil. Traduzione: di 33 gol stagionali complessivi, se si esclude il contributo di Nico, soltanto cinque sono state realizzate dagli attaccanti esterni.
L’andazzo infatti è lo stesso della scorsa stagione e non a caso in estate Vincenzo Italiano aveva chiesto rinforzi. Qualche (timido) tentativo per Berardi e Orsolini, un sondaggio per Zaniolo, qualche altro all’estero e l’operazione (chiusa sei mesi prima) di Sabiri, ceduto poi senza che avesse nemmeno esordito. Stop. Perché secondo il club, evidentemente, bastava chi già c’era. E così adesso, con gennaio alle porte, siamo alle solite. Un ruotare continuo, e nessuna certezza: Sottil ha messo insieme 12 presenze (6 in campionato, 4 in Conference e 2 nei playoff), di cui 5 da titolare, per un totale di 547’ giocati. E poi Brekalo, 11 presenze (8 in serie A, 2 in Conference e una nei playoff), 597’ giocati e 6 presenze dal primo minuto. Il più utilizzato è stato Kouame (13 presenze complessive, 6 da titolare) con 602’ giocati mentre Ikoné (9 presenze, 2 dall’inizio, 413’ in campo) è quello che ha giocato meno. Una turnazione quasi scientifica, senza trovare la soluzione. Restano nove partite, per chiudere l’anno. Nove esami per convincere Italiano a non fare l’ennesimo tentativo con la società perché gli prenda un esterno (secondo Lady Radio ci sarebbero stati dei contatti con Felipe Anderson della Lazio, in scadenza di contratto a giugno e per il momento lontano dal rinnovo) che contempli, nel proprio vocabolario, la voce del verbo segnare.
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Redazione LaViola.it