Il commento del noto giornalista sul momento della squadra di Pioli, reduce dalla sconfitta contro gli azzurri
Sulle pagine del Corriere Fiorentino, il giornalista Ernesto Poesio fa il punto sulla Fiorentina dopo la gara contro il Napoli: “Com’è dura la salita soprattutto se si siede sulla panchina della Fiorentina. E Stefano Pioli, grande appassionato di ciclismo, sa bene che nello sport ci sono momenti in cui è necessario alzarsi sui pedali per imprimere una scossa e dimostrare prima di tutto a se stessi che il potenziale nelle gambe e nella testa è di molto superiore a quanto mostrato. […] Tocca a Pioli individuare la giusta chiave per accendere un motore che appare ancora depotenziato, incapace di alzare i giri. Il nodo principale, proprio come accadde la scorsa stagione di questi tempi con Palladino, sembra essere quello della mancanza di compattezza, in fase difensiva (certo), ma anche in quella d’attacco. Un problema di testa (poca aggressività e convinzione), ma anche tattico. Pioli ha scelto, con buonsenso, di non stravolgere almeno per il momento l’impianto con cui la Fiorentina ha concluso la scorsa stagione. Il tecnico ha perciò mantenuto alcuni principi come la difesa a tre e ha provato a inserirne altri come una maggiore aggressività nel recupero alto fino al raddoppio degli attaccanti. Una decisione conservativa, quella del tecnico, nata anche dalla convinzione che i 65 punti della scorsa stagione fossero un traguardo di tutto rispetto. Il risultato è stato però una Fiorentina un po’ a metà del guado, né carne né pesce, che ha perso solidità in difesa e non ha migliorato di molto la fase offensiva. […] E se modifiche tattiche non appaiono ancora all’orizzonte allora il cambiamento non può che passare dagli interpreti. Due su tutti appaiono (avendo caratteristiche uniche nella rosa) i giocatori in grado di proporre qualcosa di diverso ed entrambi sono giovani italiani: Fazzini e Nicolussi Caviglia. A loro si dovrà trovare al più presto spazio in un centrocampo che ancora non ha trovato la sua identità. Dopo un inizio rassicurante, da Pioli servono ora decisioni forti. E un po’ di voglia di osare. Aumenta il divertimento, anche per chi va in campo. Il resto, spesso, viene da sé”.
Di
Redazione LaViola.it