CorFio – Ora tocca a Gud. Voltar pagina per trascinare la Fiorentina

Dopo i vari problemi fisici Albert Gudmundsson adesso è pronto. E tutto lascia pensare che Pioli possa ripartire da lui e dal 3-5-1-1.

Gudmundsson ritrova da avversario quel Gilardino che al Genoa lo ha lanciato. Hanno disputato 60 partite insieme, nelle quali l’islandese ha realizzato 26 gol (uno ogni 188’) e fornito 9 assist. Con nessun altro tecnico, in carriera, ha avuto un rendimento del genere. «Vai e gioca», gli diceva l’ex centravanti viola, bravo a renderlo un giocatore totale, a tutto campo, senza un ruolo preciso se non quello di incidere. Qualcosa di non tanto diverso da quello che vorrebbe oggi Pioli che, al suo 10, chiede di essere un po’ rifinitore e un po’ mezzala offensiva, è vero, ma soprattutto attaccante che aggredisca la profondità, scrive il Corriere Fiorentino.

PROBLEMI. Il problema è che esattamente come l’anno scorso, anche questo avvio di stagione per Gud è stato complicatissimo: una preparazione a lungo personalizzata, 3 partite delle prime 4 da titolare (un gol al Polissya) e poi, in Nazionale l’ennesimo stop. Un infortunio alla caviglia che l’ha costretto a saltare la sfida col Napoli, per poi restare 90’ in panchina col Como.

ORA SI’. Adesso però, Albert è pronto. E tutto lascia pensare che Pioli possa ripartire da lui e dal 3-5-1-1. L’idea insomma, sarebbe quella di liberare più spazio possibile a Kean, sperando che i due scoprano un’intesa mai veramente trovata nella loro prima stagione insieme. Sulla carta, sarebbe lo stesso modulo con cui Gilardino l’ha esaltato a Marassi. Ma il calcio moderno, si sa, non è solo schemi. È interpretazione, connessione, condizione fisica. Serve tutto questo, alla Fiorentina, per trovare finalmente un’identità. E serve tutto questo, a Gudmundsson, per tornare quel giocatore che con Gila in panchina faceva impazzire la serie A. In attesa che scocchi la scintilla, mercoledì sera Pioli ha portato tutta la squadra a cena, in un noto ristorante di Fiesole. Un modo per far gruppo e provare a voltar pagina dopo un inizio difficile.