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CorFio - Fiorentina, la crisi dei leader

Kean, De Gea, Dodo e Gosens: i giocatori più importanti della Fiorentina di Palladino sono i simboli della crisi profonda in cui sono precipitati i viola

«Adesso dai senatori mi aspetto di più. Sono loro, i giocatori più importanti, che devono trascinare gli altri». Paolo Vanoli l’ha detto una, due, tre volte. E come lui, magari a microfoni spenti e lontano da taccuini e microfoni, il direttore sportivo Goretti. Il problema, scrive il Corriere Fiorentino, è che in questo (lunghissimo) momento la Fiorentina è una specie di telefono senza fili e qualsiasi richiesta o input, che arrivi dalla società o dall’allenatore, cade puntualmente nel vuoto.

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Basta pensare a quanto successo sabato a Reggio Emilia per capire di cosa stiamo parlando. Una prestazione incommentabile a livello collettivo, è vero, ma i primi a «tradire» son stati proprio quelli che in teoria avrebbero dovuto caricarsi i compagni sulle spalle. Da una parte Kean (fermo a 2 gol in campionato), di cui l’unica cosa degna di nota è stata l’orribile sceneggiata con Mandragora su chi avrebbe dovuto calciare il rigore. 

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Se il (fu) bomber non ha lasciato traccia comunque, sul k.o. ci sono invece (ma in negativo) le chiarissime impronte di De Gea. Irriconoscibile, lo spagnolo, tanto sul primo quanto sul secondo gol del Sassuolo. Errori gravi che vanno a sommarsi ad un inizio di stagione nel quale ha alternato interventi da fenomeno (come un anno fa) a più o meno evidenti incertezze. Anche lui insomma, non è più il muro praticamente insuperabile che Firenze aveva imparato ad amare e che a detta di tutti, o quasi, si era imposto come il miglior portiere della scorsa serie A.

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Male Kean e De Gea, così come Dodò e Gosens. Erano le ali su cui volava la Fiorentina di Palladino, sono altri simboli della crisi profonda in cui sono precipitati i viola. Il brasiliano sabato è uscito tra i fischi dei tifosi presenti al Mapei e tra campionato e girone di Conference non ha mai contribuito ad un gol: zero reti (segnò nel playoff) e zero assist. Il tedesco (8 gol e 9 assist tra campionato e coppe la scorsa stagione) non gioca dal 3-0 con l’Inter (29 ottobre) e soltanto oggi potrebbe tornare definitivamente in gruppo con la prospettiva di rientrare tra i convocati per la sfida di giovedì con la Dinamo Kiev. Un recupero importante, a patto che sia il vero Gosens e non il fantasma visto fin qua.


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