Centravanti, ma anche esterni. Col Frosinone servono segnali, tiri e gol

Fin qui pochi lampi da parte dei centravanti ma anche degli esterni d’attacco della Fiorentina. Col Frosinone si attendono segnali e risposte

La Fiorentina ha espugnato anche Udine senza mandare al tiro i centravanti e pochissime volte anche gli esterni offensivi. Solo Brekalo e Kouame hanno provato una conclusione alla Dacia Arena, entrambe respinte dagli avversari e non classificate come tiri in porta. Per una squadra che gioca con due esterni offensivi e un centravanti, con 5 calciatori che si alternano sulle corsie e 2 per il ruolo di nove, ci si attenderebbe una pericolosità maggiore sotto porta. Cosa che l’anno scorso è avvenuta, coi vari Jovic, Cabral, Ikoné, Kouame, Brekalo, Sottil, Gonzalez e Saponara che tanto tiravano ma poco segnavano.

NOVE E NON SOLO. Nelle prime 5 giornate di campionato, del pacchetto di calciatori offensivi della Fiorentina hanno messo a referto 8 tiri Nicolas Gonzalez, 5 Kouame, 5 Brekalo, 3 Sottil, 2 Nzola e 0 Beltran. A 0, ovviamente, anche Ikoné, ancora mai sceso in campo. Per fortuna che 7 volte ha tirato Bonaventura, con 3 reti messe a segno da parte del trequartista viola, seguito dai 2 centri di Nico e da quello di Kouame.

A FROSINONE. Contro il Frosinone dovrebbe trovare i primi minuti stagionali anche Ikoné. La formazione di Eusebio Di Francesco, tra le rivelazioni dell’avvio di Serie A assieme al Lecce, è la squadra che concede più tiri di tutti in Italia, di media 17.2 a partita. Davanti, insomma, per chiunque giocherà nelle fila dei viola dovrebbero esserci delle occasioni. Che sia la volta di Beltran o Nzola come centravanti, che sia quella di Ikoné, Nico, Kouame, Brekalo, Sottil come esterni, sia dal 1’ che a gara in corso, potrebbe essere l’occasione giusta di trovare tiri e soprattutto gol. Perché se è vero che fin qui ci hanno pensato altri a trovare la via del gol, è altrettanto vero che l’apporto principale alla voce marcatori dovrebbe arrivare dai numeri nove e dagli esterni d’attacco. Dalla gara dello Stirpe, dunque, ci si attendono risposte.