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Cecilia Del Re: “Felice apprezzamento Gravina su elementi ambientali nuovo Franchi”

Le parole di Cecilia Del Re sul restyling dello stadio Artemio Franchi, apprezzato dal Presidente Gravina

Il restyling dello stadio Artemio Franchi è un momento importante per la città perché è lo stadio di Firenze e quindi il concorso di progettazione è stato un momento importante per prendere una strada. Senza dubbio però occorre maggior dialogo fra il Comune di Firenze, Fiorentina ed il governo perché la strada è stata quella di allocare risorse europee su quello stadio e quindi serve maggiore chiarezza su quali sono i fondi, visto che una parte sono venuti meno, che saranno utilizzati per completare l’intera opera di restyling”. Lo ha detto l’ex assessore all’Urbanistica del Comune di Firenze, Cecilia Del Re, a margine di una iniziativa in svolgimento al Tuscany Hall dell’associazione Firenze democratica. “Ad oggi è stata data la certezza di un anno di compresenza di lavori e di gioco della Fiorentina, ma sul Padovani mancano ancora delle risorse”per completare l’estensione della capienza, “quindi è un quadro purtroppo ancora indefinito, e questo non fa bene a Firenze, ai tifosi e alla Fiorentina” ha aggiunto Del Re che poi a chi le ha chiesto se sia contenta che il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, abbia particolarmente apprezzato del progetto di restyling del Franchi la sostenibilità dello stesso, con la presenza che ci sarà nel nuovo stadio nel quartiere di Campo di Marte, dei pannelli solari e la possibilità del recupero dell’acqua piovana, ha sottolineato: ”Sono molto felice di questo. I fondi del Recovery plan devono accompagnare la transizione ecologica quindi quando ho visto che sarebbero venuti meno i pannelli solari e quindi la possibilità di creare la più grande comunità energetica della città di Firenze dentro l’area di Campo di Marte, sono stata molto preoccupata perché quegli elementi ambientali come il recupero delle acque piovane utili ad irrigare il campo, era gli elementi che sono stati decisivi per far vincere quel progetto, quindi non vogliamo che sia snaturato” quel progetto “nella sua impostazione e che faccia la fine di altri concorsi internazionali come quello della Loggia di Isozaki che dopo anni di discussione non se n’è fatto di nulla. Ci auguriamo che vada avanti quella progettazione e che ci sia un dialogo fra tutte le parti in causa perché questo è quello che manca oggi”.

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