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C’è bisogno di tempo, ma tempo non ce n’è. Fiorentina e Italiano chiamati alla reazione immediata per continuare a sognare sui due fronti

Italiano avrebbe bisogno di tempo, ma il calendario non aspetta nessuno. Coppa Italia e sogno Europa passano per le prossime due sfide

Il momento è delicato. Non tanto per questioni di classifica, ma per tutto ciò che è successo intorno alla Fiorentina nelle ultime settimane. In realtà i viola in termini di risultati hanno affrontato un inizio di 2022 zoppicante, ma non disastroso. È semmai la rotondità delle due sconfitte a far storcere il naso, ma ripetiamo: a guardare i risultati non c’è comunque da stracciarsi le vesti.

Chiaro che a rendere delicato il momento sia stata cessione nel mercato di gennaio di Vlahovic alla Juventus, il cui impatto nel breve-medio periodo del mondo viola è ancora un’incognita. Ma il primo assaggio è stato assai deludente: un netto 0-3 contro una rivale come la Lazio. Una partita in cui però gli errori sono stati tanti e anche Italiano con le sue scelte ci ha messo del suo, visto l’impiego di due giocatori come Callejon e Nastasic. Giocatori il cui rendimento per l’ennesima volta in stagione non è stato all’altezza.

L’ennesima partita sbagliata al rientro da una pausa; alcune scelte discutibili dell’allenatore, certi giocatori chiave (Torreira su tutti) in difficoltà con ragionevoli giustificazioni; un nuovo centravanti, Cabral, che ha bisogno di tempo per entrare nei meccanismi della squadra. Se a ciò ci si aggiunge che nell’approccio alla sfida contro i biancocelesti la Fiorentina era stata convincente, si può affermare che la squadra non sia certo allo sbando.

Tuttavia, è innegabile che la situazione ambientale non abbia aiutato il gruppo gigliato e che i nuovi arrivati abbiano ancora bisogno di ambientarsi. C’è bisogno di tempo, insomma. Tempo per lasciarsi alle spalle il vortice mediatico, tempo per aiutare le new entry ad entrare nei sofisticati meccanismi del giocattolo di Italiano. Ma tempo non ce n’è.

Domani a Bergamo si affronterà l’Atalanta, ed è una sfida da dentro-fuori che può voler dire semifinali di Coppa Italia oppure veder sfumato un sogno stagionale. Pochi giorni più tardi si va a La Spezia, trasferta nella quale mister Italiano riceverà un’accoglienza tutt’altro che amichevole e che dunque si preannuncia delicata a prescindere dal momento che sta vivendo la Fiorentina.

Questo è il problema di vendere il miglior centravanti della Serie A a gennaio. Il calendario non aspetta nessuno. Gli obiettivi (o i sogni) sportivi che grazie a una stagione oltre le aspettative stavi accarezzando, rischiano di scivolarti via.

Il rischio c’è, ma è tutt’altro che una certezza. La Fiorentina è ancora in ballo sui due fronti e il sogno europeo è ancora tangibile, seppur molto difficile. A un Italiano fin qui molto cauto nell’inserire i nuovi arrivati si chiede di forzare la mano e accettare un rischio inevitabile, perché non ci sono alternative. In due partite nel giro di pochi giorni la Fiorentina si gioca tantissimo ed è chiamata all’ennesima reazione dopo una caduta.

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