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CdS-Stadio – Per ora avanti col 3-5-2 e con la testa giusta. Fortini ancora dal 1’

Le prime idee di Paolo Vanoli per la Fiorentina che domani sfiderà il Genoa in trasferta a Marassi

Dal 3-5-2 (3-5-1-1) di Pioli al 3-5-2 di Vanoli che questo sistema lo ha assorbito da secondo con Conte al Chelsea e all’Inter, e lo ha fatto proprio allo Spartak Mosca come al Venezia e al Torino, ma è pronto a cambiare: sia in laguna che in granata ha poi messo la difesa a quattro al centro del programma tattico. Con una differenza che qui a Firenze può limitarlo almeno fino al mercato invernale: l’assenza di esterni offensivi. Perché difesa a quattro sia a Venezia che a Torino significava 4-2-3-1 o 4-3-3: alla Fiorentina ora si potrebbe solo con il 4-3-2-1 o con il rombo, scrive il Corriere Dello Sport Stadio.

SOLITI NOTI. Domani a Genova tre difensori (Pongracic, Pablo Marí, Ranieri), cinque centrocampisti (Mandragora, Nicolussi Caviglia, Sohm) di cui due esterni (Dodo e Fortini) che spingono, due attaccanti (Kean più uno tra Gudmundsson e Dzeko): spazio alla costruzione dal basso, spazio ai tre mediani che saranno chiamati a turno ad impostare l’azione, ma da metà campo in avanti libera scelta di creare e d’inventare. Per tutto il resto ci vorrà la sua mano decisa, specie sotto il profilo dell’identità, del carattere, di un calcio concreto senza tanti fronzoli, diretto verso la porta avversaria e attento dietro come impone la precarissima situazione di classifica e psicologica. Al di là dei movimenti e delle posizioni, Vanoli chiederà soprattutto un atteggiamento che tocchi le corde dei muscoli e del cuore. Esattamente ciò che è mancato finora alla Fiorentina. 

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