Inizia oggi la settimana in cui Pioli sarà ufficialmente il nuovo tecnico della Fiorentina. Si ripartirà dal 3-5-2
Inizia la settimana del Pioli-bis, scrive il Corriere Dello Sport Stadio. Quale Fiorentina trova il tecnico parmigiano al ritorno a Firenze a distanza di sei anni? Una Fiorentina già delineata negli uomini e nei ruoli, gli uni e gli altri intercambiabili anche grazie ad altri innesti (previsti ancora tre-quattro di spessore) per dargli modo di individuare alternative adatte al 3-5-2 che sembra essere il sistema base. Soprattutto, Pioli ha già contribuito da allenatore ombra, e continuerà a farlo a maggior ragione al Viola Park con tutti i crismi, a costruire una squadra ricca di qualità a centrocampo per avere tante soluzioni lì nel mezzo e dalla metà in avanti: perché non l’ha trovata la sua nuova Fiorentina, ma è e sarà il risultato di un progetto studiato a tavolino.
La difesa sarà confermata in blocco. Pongracic, Pablo Marí, Comuzzo rilanciato da un rinnovo che vuol dire tanto e capitan Ranieri sono le certezze, Viti l’investimento per farlo diventare tale, mentre Valentini è sospeso tra permanenza post valutazione in ritiro e ritorno a Verona: e pure questo ovviamente lo deciderà il tecnico. Il centrocampo è destinato a diventare il cuore del progetto di Pioli: all’insegna della qualità. Tanta qualità. Che si sprigionerà dai piedi di Fagioli (il club di Commisso non ha avuto dubbi a spendere 13,5 milioni per riscattarlo dalla Juventus) e di Fazzini (una decina i milioni serviti per prendere l’ex Empoli), intanto. Intanto, perché l’obiettivo ulteriore si chiama Bernabé, sinistro spagnolo che ricama calcio e perciò la Fiorentina non si è spaventata per la richiesta da venti milioni che il Parma ha fatto sapere in camera caritatis: se va a bersaglio, avrà investito una quarantina abbondante di milioni sul nuovo centrocampo e basta e avanza per certificare l’assioma di prima potendo contare inoltre non certo marginalmente sugli esterni. Cinque: Dodo, Sottil e Fortini (grandi e fondate aspettative sul 2006 di rientro dal prestito alla Juve Stabia) a destra, Gosens e Parisi a sinistra. E se il brasiliano se ne dovesse andare (trenta milioni cash), il sostituto sarà all’altezza.
Davanti Moise Kean (venticinque gol in stagione) ancora in tandem con Gudmundsson (tredici milioni spesi per tenere l’islandese, altro tratto d’istintivo delle ambizioni viola), ma anche Edin Dzeko (l’eleganza concreta applicata al pallone) e, molto probabilmente, Sebastiano Esposito, esperienza ed esuberanza giovanile che s’incontrano. Il piano di Pioli per una Fiorentina competitiva in Italia e in Europa.
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Redazione LaViola.it