Connect with us

News

Caccia al pokerissimo per l’Europa. A Udine un mese dopo: ricordi, dolore ed emozioni

No, non sarà una partita come le altre. Perché da quel 4 marzo la storia della Fiorentina è cambiata. La vita di ogni elemento dell’orbita viola, è cambiata. E quindi non sarà una partita ‘normale’, quella che la squadra di Pioli giocherà stasera a Udine. Così come non è stata normale la vigilia e tutta la marcia d’avvicinamento ad un match che evoca troppi ricordi. Dolore, rabbia, lacrime, incredulità. Magone che torna in gola. E’ passato un mese, è cambiato tutto. “Dovremo essere forti, i miei ragazzi sono forti e il ricordo di Davide ci accompagnerà sempre. Le emozioni ci saranno e mi auguro che sapremo dimostrare di essere più forti di tutto”, ha detto il tecnico viola. Prima e durante Udinese-Fiorentina (al 13° minuto è previsto un altro toccante saluto da parte dei tifosi) sarà vivissimo il ricordo di Davide.

“Chissà come vivremo questa trasferta, cosa penseremo, cosa sentiremo. Ciò che è certo è il modo in cui lo faremo tutti insieme: uniti, compatti, abbracciati, Forti. Forza noi”, ha aggiunto Saponara sui social. Già, Saponara, una delle nuove anime della Fiorentina. Un nuovo leader, dopo mesi di sofferenza personale. Il riscatto dal dolore, la forza interiore per uscirne insieme nel nome del compagno scomparso. Una forza che ha coinvolto tutto il gruppo e ha colpito un po’ tutto il mondo del calcio: non è un caso se tutti, all’esterno, sono stupiti della reazione del gruppo di Pioli ad un gravissimo lutto che poteva tagliare le gambe.

Invece questo gruppo, seppur nei limiti tecnici che sono stati evidenziati durante il percorso, ha dimostrato di essere fatto di giovani con dei valori importanti e di uomini veri. Nessuno si è tirato indietro, tutti hanno dato qualcosa in più. E la Fiorentina si è compattata, nel lavoro di tutti i giorni e sul campo. Con la forza di Firenze alle spalle. Dopo la ‘scoppola’ con il Verona, dopo aver toccato il punto più basso sul campo, Astori aveva guidato i suoi compagni alla riscossa, ad una ritrovata solidità e, pian piano, identità. Dopo la tragedia che ha portato via Davide, il tutto si è rafforzato nel solco del suo lavoro: appena 2 gol presi nelle ultime 5 gare, l’unione di un gruppo che non vuole mollare di un centimetro di fronte agli ostacoli.

E dopo quattro vittorie consecutive, la Fiorentina si ritrova a sorpresa a lottare per l’Europa. A dimostrazione di quanto la testa, la motivazione e la spinta interiore possano a volte spingere le gambe anche oltre i propri limiti. Caccia, adesso, al pokerissimo di successi: a metà febbraio i viola erano 11° a -9 dalla Sampdoria, ora i doriani sono stati appaiati all’8° posto e l’Atalanta è al 7° distante tre punti. E in contemporanea con Udine, oggi pomeriggio, ci sarà tra l’altro lo scontro diretto tra nerazzurri e blucerchiati.

Occasione importante, insomma, prima di andare ad affrontare Roma, Lazio e Napoli (oltre a Spal e Sassuolo) nel giro di tre settimane. Pioli punta anche ad un primato di Sousa: è dall’ottobre 2015, infatti, che la Fiorentina non ottiene un filotto di 5 vittorie di fila, quando i viola volavano al primo posto in classifica. Ci proverà, tra mille difficoltà (tecniche ed emotive), a Udine. Con il tecnico viola orientato a cambiare un po’ di pedine nel suo scacchiere: rientreranno Biraghi, Benassi e Milenkovic, forse ci sarà spazio per Gil Dias. Avanti con il 4-2-3-1 o si tornerà al centrocampo a tre? Senz’altro non ci sarà Badelj, e dovrà essere Saponara a confermarsi trascinatore di questa Fiorentina. Insieme all’estro e all’imprevedibilità di Chiesa. Magari con un Simeone ancora decisivo sotto porta.

3 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

3 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie News

3
0
Lascia un commento!x