A margine della presentazione del suo libro “Un altro calcio” presso la libreria Campus di Novoli, l’ex centrocampista della Fiorentina ha toccato tanti argomenti anche legati all’attualità
Queste le parole di Borja Valero ai media presenti, tra cui LaViola.it: “Dal Real Madrid al Lebowski, detta così la mia storia è proprio bella. Aver iniziato con le stelle del Real ed ora giocare in Promozione è una bellissima storia, ma nel libro si racconta tutto il percorso che non è stato semplice“.
SUL MOMENTO VIOLA. “Manca un po’ di cattiveria davanti, la prestazione di solito la squadra la fa e non è semplice avere tanto la palla come ce l’hanno loro. Sta mancando il gol, che è la cosa più importante in questo giochino. Le squadre ormai hanno capito un po’ il gioco di Italiano. Ma penso che la Fiorentina possa fare meglio di così“.
MANCA UN BORJA VALERO. “Avere un attaccante che fa più di dieci gol a stagione è importante, ma tutti devono responsabilizzarsi e nella Fiorentina ci sono tanti giocatori che possono prendersi responsabilità”.
SUL RINNOVO DI TERRACCIANO. “Sarebbe importante, in campo e fuori dal campo si è ritagliato il suo spazio. Anche nei momenti complicati sono importanti giocatori del genere. Deve pensare anche a se stesso, se dovesse rinnovare sarei molto contento per lui”.
SU TORREIRA. “Qualunque squadra in Serie A avrebbe tenuto Torreira. Se non sono arrivati ad un accordo è giusto che lui abbia deciso di andare e che la Fiorentina abbia trovato altre soluzioni”.
MOMENTO PIÙ BELLO. “L’esordio in Champions con il Real Madrid è stato qualcosa di bellissimo, poi ho vissuto tanti momenti brutti come le retrocessioni. Ci sono state tante cose sia positive che negative nella mia carriera”.
SU BATISTUTA. “Per come ho concepito il calcio una persona che ha fatto cose importanti in campo fa sempre bene in una società. Non sta solo a lui o Antognoni a decidere, ma sta alla società. Mi auguro per il bene della Fiorentina che possa avere una figura del genere. Io in questo momento non ci penso”.
SU JOVIC. “Non è semplice capire cosa non funziona. Ha bisogno di fiducia in se stesso, fare un paio di gol per sbloccarsi. Sono 2-3 anni che gioca poco, quando ti fermi così tanto nel calcio moderno perdi ritmo. Ci vuole pazienza, spero possa tornare quello che con l’Inter ci ha fatto soffrire quando giocava nell’Eintracht”.
Di
Andrea Guida