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Bojinov: "Italiano simile a Zeman. Vlahovic? Capisco i tifosi viola, ma il calcio è cambiato"

Il doppio ex della gara di domani sera: "Italiano ricorda molto Zeman, ma è più preparato in fase difensiva. Vlahovic? Capisco i tifosi viola, ma il calcio è cambiato. Ha portato tanti soldi da reinvestire"

Parla così l’ex Fiorentina e JuventusValeriBojinov a Radio Bruno: “Tutti aspettano questa partita, io stesso. C’è tanta voglia, carica, so bene quanto conta per i tifosi viola. Io ho giocato in entrambi i club, quindi non sputo nel piatto dove ho mangiato, e sarò neutrale.

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Spero sia una bella gara con tanti gol”. VLAHOVIC. “Qualcuno mi ha criticato a Firenze perché ho detto che Vlahovic ha fatto bene ad andare alla Juve. Ormai il calcio è cambiato, ci sono tanti problemi economici nel mondo. Se tra due-tre anni la Juve non avrà fatto dei passi in avanti, penso che Vlahovic potrà anche pensare di andare da altre parti.

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Lo conosco da quando ha 15 anni, ha sempre dato tutto per la Fiorentina quando è sceso in campo, ed ha portato alle casse del club un sacco di soldi da poter reinvestire. Capisco che dia fastidio ai tifosi che un giocatore passa dalla Fiorentina alla Juventus, ma il calcio è così oggi, dobbiamo vedere anche l’altro aspetto, cioè che ha portato tanti soldi alle casse del club.

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Lui ha dato tutto in ogni partita, fatto tanti gol. Non ci sono più i Totti o le bandiere, vedo che la società sta investendo tanto per stadio, centro sportivo e vuole crescere sul mercato. Quindi…Lui è sempre stato sincero. Penso che ognuno deve essere libero di fare sue scelte”.

ITALIANO-ZEMAN. “La Fiorentina mi piace tantissimo per come gioca. E’ vero che ci sono delle somiglianze tra Italiano e Zeman, che conosco bene quando l’ho avuto a Lecce. C’è tanta pressione alta, la difesa molto alta, e fa vedere davvero un bel gioco.

Devo dire, però, che il viola è molto più preparato anche sulla fase difensiva. Mi piace lo spirito con cui affronta ogni partita, anche quella col Sassuolo, meritava di vincere, neanche di pareggiare”. NERVOSISMO E ROSSI. “I giocatori devono stare più attenti oggi.

Io sono più all’antica, mi riferisco al Var e alla tecnologia. Come fai qualcosa è impossibile che non sia visto in campo, e rischi di essere subito squalificato. E’ molto più semplice incorrere in sanzioni, non mi piace molto questa cosa del Var.

Mi sembra un po’ eccessiva. Poi c’è anche da dire che gli arbitri non dialogano più coi calciatori. E’ cambiato il calcio oggi, ai miei tempi c’era più collaborazione”.


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