Due ispettori della Procura Federale si sono presentati venerdì al centro sportivo Astori. La Fiorentina ha poi mantenuto basso profilo, a differenza di Lazio e Napoli
Nessuno in casa Fiorentina si aspettava che venerdì, attorno alle 16, ai cancelli del centro sportivo “Astori” si sarebbero presentati due ispettori della Procura Federale, arrivati per verificare se i viola stessero seguendo con attenzione le norme emanate dal CTS per la ripresa degli allenamenti individuali. Eppure dalla visita durata circa un’ora nel quartier generale viola, gli 007 arrivati da Roma hanno potuto trarre una sola conclusione: nessuna anomalia, tutto in regola. Aggiungendo anzi, al momento della ripartenza, tanti complimenti alla società di Commisso, che è stata molto attenta nel seguire alla lettera le disposizioni fissate dal Governo. Così scrive La Nazione.
COMPLIMENTI. Tra gli aspetti che più sono piaciuti ai due emissari della Federazione c’è stato il modo in cui la Fiorentina ha gestito il frazionamento del terreno di gioco per le sedute singole dei calciatori e come il club ha scelto di gestire gli spazi interni dei “campini”, sanificando ogni parte e non riaprendo quei locali non strettamente necessari per il lavoro individuale. Un elogio in particolare è stato rivolto per la scelta di aver concesso ai giocatori di indossare un tipo di abbigliamento sportivo portato da casa e non per forza conforme allo sponsor tecnico viola: un’opzione sposata per permettere alla lavanderia di rimanere chiusa e di ridurre al minimo il contagio.
BASSO PROFILO. La Fiorentina, dunque, è stata promossa a pieni voti dal blitz della FIGC ma non per questo la società ha scelto di reclamizzare troppo la cosa: il club ha optato per un profilo basso, ritenendo che seguire rigidamente le regole non sia certo un valido pretesto per vantarsi. Cosa che invece hanno fatto Lazio e Napoli, apparsi infastiditi dalla visita a sorpresa degli ispettori dopo le irregolarità emerse a Formello.
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Redazione LaViola.it