Il dg viola: “Il capitolo stadio per noi è chiuso e non si riaprirà più. Dispiace per il rapporto con Nardella, ma sul progetto del Franchi vedo soltanto nubi”
Sullo stadio Franchi ai microfoni di Repubblica è tornato a parlare anche il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone: «Il capitolo stadio per noi è chiuso e non si riaprirà più. Quando siamo arrivati, nel 2019, avevamo indicato tre obiettivi da raggiungere: riportare la Fiorentina in Europa, costruire il primo centro sportivo di proprietà e dotare i tifosi viola di uno stadio nuovo e funzionale. I primi due punti sono stati realizzati, il terzo no. E certo non per colpa nostra. Il tempo ha un valore e quattro anni di vita sono importanti, non soltanto per Commisso. Adesso ci godiamo quello che abbiamo costruito a Bagno a Ripoli».
Ripensa alle varie tappe, Barone. La Mercafir, Campi Bisenzio, il Ridolfi. Poi il restyling del Franchi e l’incognita sui tempi, sui costi, sullo stadio provvisorio. Come il Padovani. «Vogliamo continuare a giocare al Franchi, non vogliamo spostarci — dice il dg — andando a giocare al Padovani la Fiorentina rischia di perdere più di 10 milioni all’anno e oggi non ci possiamo permettere tutto questo. Non sappiamo neanche quanto dovremo stare lontano dal Franchi. E poi, chi metterà i soldi per adeguare l’impianto provvisorio? Non conosco ancora i dettagli del progetto». Potrebbe metterli la Fiorentina? «No, neanche un euro. Neanche sul progetto del Franchi dove, mi dispiace dirlo per il rapporto che ho con il sindaco Nardella, ma a oggi vedo soltanto nubi».
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Redazione LaViola.it