L’esterno brasiliano macina chilometri e giocate: sulla destra è spesso imprendibile
Dodo balla per novanta minuti. E balla bene. Benissimo. Spinge, salta l’avversario, affronta l’uno contro uno a testa alta. E poi… poi viaggia a mille. Già, la velocità, l’arma in più che gli chiedeva di essere e di diventare Italiano. A Cremona, Dodo è stato un fulmine e gli sono bastati una manciata di minuti per far capire a Ballardini e agli avversari che quella fascia, era la sua fascia, scrive stamani La Nazione in edicola. (…)
La foto più spettacolare rimane forse quella che l’ha visto coinvolto nella manovra da cui è nato il rigore e poi il raddoppio della Fiorentina, ma nel lavoro oscuro dell’esterno brasiliano ci sono state anche una raffica di situazioni che hanno collegato il lavoro dei reparti. E’ finita fra sorrisi e una festa sotto la curva dei tifosi viola presenti allo “Zini”, la serata magica di Dodo, poi l’abbraccio tutto brasiliano con Cabral e Igor, insieme a quello che gli ha consegnato Italiano. (…)
Di
Redazione LaViola.it