Baggio: "Non volevo andarmene da Firenze, mi sentivo in colpa. L'amore si scatenò in un inferno"

Lunga chiacchierata del Divin Codino, che ha ripercorso anche i giorni dell'addio alla Fiorentina

Ospite al podcast BSMT di Gianluca Gazzoli, Roberto Baggio ha parlato anche del momento in cui ha lasciato la Fiorentina per andare alla Juventus. “Mi interessava tornare a giocare, stare bene perché senza la salute non puoi fare niente.

Sono stato molto grato a Firenze, alla città, alla Fiorentina. Proprio per questo motivo, la gente mi voleva bene. Ho fatto due anni senza giocare. Andavo a ritirare la busta paga, ma non avevo coraggio di mettere i soldi in banca perché mi sentivo in colpa, li tenevo in un cassetto.

Non giocavo e mi vergognavo. Sono fatto così. Questo periodo è durato sei mesi. Mi chiamò il segretario per chiedermi dove avessi messo i soldi... Poi li ho dovuti versare, ma se fosse stato per me non lo avrei fatto… Restituire tutto questo era un atto dovuto, mi sentivo amato.

Non avevo ancora giocato e mi sentivo già amato. Per questo è stato così difficile andare via per me”. ADDIO. “Io non volevo andarmene. È stato visto come un rifiuto alla Juventus, ma in realtà io non volevo proprio andarmene da Firenze.

Mi sentivo in debito verso Firenze, la gente e la tifoserie. Sarei andato via in seguito, chi lo sa. Ma non in quel momento”. DISORDINI. “La gente era avvelenata, ci furono incidenti per tre giorni. La cosa mi toccò profondamente.

Il loro amore si è scatenato in poco tempo in un inferno”.