Approccio soft del regista brasiliano all’esordio con la Fiorentina nell’amichevole contro il Catanzaro. Ma ha già capito cosa gli chiederà Italiano
«Primi minuti e buone sensazioni. Felice». Il “debutto” nella Fiorentina, scrive il Corriere dello Sport, Arthur l’ha sintetizzato nelle parole affidate agli immancabili social, ma è stato di fatto in quella mezzoretta scarsa giocata l’altro ieri nell’amichevole contro il Catanzaro, a cui nemmeno avrebbe dovuto partecipare essendo arrivato da pochissimi giorni a Firenze. Solo che si è presentato così bene sotto il profilo fisico da aver convinto l’allenatore viola a schierarlo subito. Un messaggio pure questo.
Schierato per la precisione da mediano del 4-2-3-1, modulo che appartiene ormai alla Fiorentina di Italiano, ma che proprio Arthur ha la capacità e le caratteristiche per far diventare di nuovo 4-3-3. Ha intercettato un paio di palloni da interditore sfruttando la posizione in campo che, quasi immediatamente, ha arretrato di qualche metro rispetto a Duncan, sintomo della tendenza naturale a mettersi vertice basso e da lì infatti ha impostato l’azione nelle occasioni in cui il pallone è passato dalle sue parti e dai suoi piedi. Tant’è vero che Vincenzo Italiano l’ha invitato ad avanzare per allinearsi al compagno di “reparto”.
Un paio di recuperi difensivi, si diceva, poi alcuni appoggi “facili” per chi ha quella tecnica e quella visione di gioco, insomma un approccio soft, poco incisivo e magari volutamente tale per non correre il rischio di sbagliare e dare peso ad errori che invece poco o nulla contano in questo momento. Senza nulla di veramente sostanziale Arthur ha comunque dimostrato di aver già intuito che cosa gli chiederà Italiano e come funzionerà la Fiorentina nelle due fasi principali del gioco. Teoria tutta in testa, adesso è questione di ritrovare la miglior condizione atletica per poter mettere le idee in pratica, grazie alla sua ottima tecnica, alle sue qualità di facitore e rifinitore, cercando di migliorare e privilegiare la verticalizzazione che quella vuol dire tanto, tantissimo, per le fortune offensive della squadra viola. Se sarà nel 4-2-3-1 con meno campo da correre per arrivare all’area avversaria o se invece sarà nel 4-3-3 da regista “vero”, questo lo deciderà Vincenzo Italiano: su indicazioni di Arthur.
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Redazione LaViola.it