Arbitri: tensione fra Rocchi e i vertici dell’AIA. Non piace il progetto ‘giovani’ dell’attuale designatore. Per il 2022-23 spunta l’idea Rosetti.
Come riporta il Corriere Dello Sport, il mondo arbitrale vive un momento complicato. Sull’operato coraggioso di Gianluca Rocchi, chiamato da Gravina a sanare un mondo in crisi col duopolio Braschi-Messina pare adesso aleggi il nome di Roberto Rosetti, attuale designatore della Uefa. Idea tutta da verificare, ma il tam tam sembra essere già forte.
Che Rocchi non sia mai stato digerito dalla dirigenza AIA è cosa nota. L’aver “subito” una scelta, anche se nella realtà non è stato così, non è stata cosa gradita. Ma le piccole frizioni hanno portato, nei mesi scorsi, ad un vero e proprio “scontro” fra il designatore e uno degli uomini più vicini al presidente Trentalange. Il problema, non allora ma generale, è la visione del progetto, che Rocchi vede attraverso la valorizzazione dei giovani. Il concetto base è: se sbagliano i vari Maresca, Guida, Massa, Orsato, tutti internazionali, tutti con anni di esperienza, qualcuno derogato da norme applicate in corso d’opera, meglio allora lo facciano giovani fra i quali si intravvedono qualità (Serra, Marchetti, etc) che su quegli errori possono crescere. Bisogna però permettergli di sbagliare. Un piano che (forse perché intrigante?) è piaciuto poco e così da qualche tempo gira questa idea: se davvero Rosetti dovesse chiudere con la Uefa a fine stagione, richiamarlo in Italia (è di Torino).
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Redazione LaViola.it