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L’allenatore della Fiorentina Primavera, Alberto Aquilani ha commentato così la vittoria contro l’Hellas Verona:
“Sono stati molto bravi. Il Verona aveva vinto 3-0 contro la Roma, ma oggi abbiamo fatto bene: abbiamo limitato i loro attaccanti e avuto tante occasioni. Partita fatta nel modo giusto. Tutte le partite sono importanti: ci devono essere le prestazioni e i risultati perché nello sport si gioca per vincere. Se fai le cose fatte bene ci sono più possibilità e i ragazzi lo stanno facendo, soprattutto perché non si accontentano: il rischio per i giovani è quello di accontentarsi”.
INDISPONIBILI. “Agostinelli, Andrei, Romani, Fogli, Egharevba e Dainelli avevano l’influenza e la febbre alta, nulla di grave ma sono rimasti a casa”.
RIGORE PARATO DA ANDONOV. “I ragazzi mi hanno detto che il rigore non c’era, ma il fatto non è se c’è o meno il rigore, ma prendere un rigore così in un momento in cui stavamo creando tanto. Bisogna evitare che accada. E’ stato bravo Andonov a pararlo e siamo contenti per lui perché sta facendo bene”.
FRISON. “Siamo contenti: abbiamo vinto e domani va in Prima Squadra, di più non possiamo chiedere. Ricordiamoci che lavoriamo per portare giocatori a livello professionistico. Qualcuno ce la può fare, vanno accompagnati in un percorso lungo e difficile”.
L’ABBRACCIO CON GHILARDI. “E’ un ragazzo che aveva poco spazio, siamo onesti, e ho preferito altri giocatori in più di una circostanza. Lui aveva la necessità di giocare ed era giusto che giocasse di più perché ha buon potenziale. Io non assicuro il posto a nessuno e faccio le mie scelte”.
AMATUCCI. “Quando i ragazzi mi dimostrano di voler giocare, non importa quanti anni hanno. C’è gente che tira la carretta, che ha fatto sacrifici e ci hanno dato tanto, ma i ragazzi più giovani stanno dimostrando che con pazienza vengono ripagati. Amatucci così come altri. Non mi va di fare troppi nomi perché poi si accontentano, il campionato è lungo e non abbiamo fatto bene”.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
																	 
														
Di
Mattia Zupo