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Amrabat, stagioni tra luci e ombre ma a Napoli sarà titolare al posto di Torreira

Amrabat

Al Maradona contro Spalletti sarà emergenza in mezzo: pronto come titolare Amrabat (che però ha il Ramadan…)

Tutti importanti, nessuno indispensabile. A poco più di un mese dalla fine del campionato, la squadra di Vincenzo Italiano è sempre più simile a un orologio nel quale diversi ingranaggi forniscono identiche prestazioni. Segno di una gestione dello spogliatoio in cui il tecnico è riuscito a valorizzare gran parte della rosa. Scrive il Corriere Fiorentino.

La forza del gruppo, in altri termini, non più legata all’exploit dei singoli ma all’idea di gioco da imporre contro qualsiasi avversario. Così in vista della trasferta di Napoli l’allenatore può legittimamente sperare di non patire troppo l’assenza di Torreira per squalifica. E anche di proseguire nella sostituzione di Bonaventura senza troppe ripercussioni in termini di manovra.

Perché se l’uruguagio mancherà al Maradona per via del giallo rimediato nella ripresa della sfida con l’Empoli, anche per il tuttofare del centrocampo viola servirà pazientare ancora. Uscito malconcio dalla gara con il Bologna, a metà marzo, Bonaventura ha dovuto convivere con i fastidiosi postumi di un trauma al ginocchio destro. Una sintomatologia non troppo grave ma dolorosa. Che ha aumentato i tempi di recupero obbligandolo a lavorare a parte per oltre tre settimane.

Stesso discorso anche per Odriozola

Costretto a questo punto a mettere nel mirino la prossima partita interna, il sabato prima di Pasqua, contro il Venezia. È in mezzo al campo che Italiano sarà chiamato a intervenire, più o meno come avvenuto in occasione della trasferta di La Spezia. Quando sia Torreira sia Bonaventura erano indisponibili. Fu quella una delle migliori prestazioni di Amrabat. Anche stavolta già individuato naturale sostituto del regista sudamericano, è stato provato anche ieri nell’amichevole col Poggibonsi.

E per questo chiave di volta di un centrocampo che ha ritrovato in Castrovilli un nuovo punto di riferimento. Se in Liguria fu proprio Amrabat a regalare i tre punti finali con un bel tiro da fuori in pieno recupero. Perfetto per altro per farsi perdonare lo svarione costato il gol di Agudelo. Stavolta il compito del marocchino si preannuncia più impegnativo, non solo nel palleggio.

Con 17 presenze, e un gol, la stagione del mediano (alle prese con il digiuno diurno imposto dal Ramadan) resta in chiaro scuro. Illuminata più dalla qualificazione del suo Marocco al Mondiale che non dalle giocate in viola. Ma ora che le gare diventano decisive non c’è più spazio per timori o incertezze. Spetterà a lui limitare Ruiz e Lobotka ai quali Spalletti affiderà le chiavi del gioco. Sperando che al fischio finale il forfait del talismano Torreira non abbia fatto troppa differenza.

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