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Amrabat: "Stagione non iniziata come volevamo, dobbiamo segnare di più. Manca anche un po' di fortuna"

Il centrocampista gigliato: "Le critiche fanno parte del gioco quando i risultati non arrivano. L'importante è credere in noi e restare uniti, solo così ci rialzeremo"

Sofyan Amrabat, centrocampista della Fiorentina, è stato intervistato da DAZN per la rubrica '1 vs 1', in cui si è messo a confronto con Adrien Tameze, centrocampista dell'Hellas Verona prossimo avversario dei viola. Queste le dichiarazioni di Amrabat: "La stagione non è iniziata come volevamo.

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Ci aspettavamo più punti. Però abbiamo giocato alcune partite molto bene, contro Juve, Napoli e Twente. Ora manca anche un po' di fortuna. Chiaro che dobbiamo fare più gol, ma ho fiducia perché lavoriamo duro e quando ci sbloccheremo i gol arriveranno.

Quando i risultati non arrivano la critica fa parte del gioco. E' normale. L'importante per noi è credere in quello che facciamo, uniti. Solo così possiamo rialzarci da questo periodo non positivo". MOMENTO DIFFICILE. "Non è facile per qualsiasi giocatore quando rimani in panchina e non giochi.

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Ti alleni per la partita nel weekend, però poi non giochi. Questo per me è il momento più duro, ma penso per tutti. Come si può rimediare? Lavoro, lavoro, lavoro. Ho fatto così: sono venuto qui (al centro sportivo, ndr) tutti i giorni, per imparare e provare a far cambiare idea al mister, cercando di migliorare il mio gioco sotto tutti gli aspetti.

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Alla fine il mister ha iniziato a mettermi in campo". SU ITALIANO. "Un difetto? Dovrebbe urlare un po' meno, per il bene della sua gola (ride, ndr)". SULLA RELIGIONE. "La fede è stata molto importante nella mia carriera. La mia religione dà pace, fiducia, energia.

Anche in questo momento difficile, o quando non giocavo, non è semplice, ma la religione mi aiuta". CURIOSITÀ. "Partita che vorrei cancellare? Salisburgo contro Club Brugge. Abbiamo perso 4-0, partita molto dura. Calciatore più forte affrontato?

David Silva. Chi vince la classifica cannonieri? Jovic o Cabral. Stadio più bello in cui ho giocato? Il Franchi. La cosa che mi rende più orgoglioso della mia carriera? Giocare in nazionale con mio fratello. Hobby preferito? Calcio, solo calcio".


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