Il centrocampista marocchino sarà la nuova mente in regia della Fiorentina: i viola vogliono puntare tutto sul pupillo di Commisso
La rinuncia a Torreira ha determinato di fatto due decisioni, una consequenziale dell’altra. La prima, più importante, è la “promozione” di Sofyan Amrabat nel ruolo che è stato di Torreira per gran parte dell’ultima stagione. Fatti salvi gli ultimi due mesi a causa di problemi fisici e scelte tecniche. E sono quelli che hanno convinto l’allenatore a dare fiducia al Nazionale marocchino. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
La seconda, in scia, è stata di non individuare e prendere un’alternativa a Torreira. Bensì allo stesso Amrabat. Variando appunto le caratteristiche tecnico-tattiche dell’interlocutore a cui è affidata la costruzione (e l’interdizione) del gioco viola. Da qui, la terza decisione. Abbandonare via via tutte le varie opzioni fino concretizzare quella che meglio permetteva di dare forma al piano: Rolando Mandragora.
NUOVA FISIONOMIA
Insomma, il centrocampo della Fiorentina cambia fisionomia e non per dire. Da Torreira e Amrabat ad Amrabat e Mandragora. Con due interpreti che invece stavolta per certi versi si somigliano. L’idea è chiara. Italiano punta sull’ex Verona e se non c’è per qualche motivo ecco Mandragora a ripeterne compiti e modalità. Senza alcun tipo di “stress” per il reparto. Sulla carta, e a stagione ancora lontana dall’inizio ufficiale, le gerarchie sono precise. Però quello che conforta il tecnico siciliano è di avere un paio di elementi intercambiabili per garantire continuità al gioco viola.
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Redazione LaViola.it