Nelle chat dei tifosi girano messaggi vocali di ‘regolamenti di conti’. Indaga la Digos, mentre la Questura pone l’attenzione su due gare di campionato
Cazzotti e regolamenti di conti all’indirizzo di «uno di Grassina» e di «quell’altro che sta alle Cure»: i messaggi vocali girano vorticosamente nelle chat dei tifosi viola, dopo l’“affronto“, firmato dal gruppo ultrà juventino dei Viking, consistito nell’esporre uno striscione di scherno sotto la curva Fiesole. Ma di rappresaglie all’indirizzo di presunti partecipanti “locali“ al blitz di domenica mattina allo stadio Franchi, non c’è traccia ufficiale. Dagli ospedali non arrivano notizie di ingressi per traumi, ma la Digos sta ugualmente indagando, scrive La Nazione.
MATCH A RISCHIO. La Digos sta visionando le telecamere, anche per capire se lo striscione sia stato solo esposto “a mano“ o anche appeso. Ma l’aspetto che più preoccupa i tutori dell’ordine pubblico è la reazione che questo gesto può scatenare nel mondo ultrà, oltretutto tra due tifoserie acerrime rivali, con rinnovate frizioni innescate dall’ultimo giro di calcio mercato. Il clima è rovente, e la partita del 22 maggio, ultima di campionato a Firenze tra i viola e i bianconeri, rischia davvero di diventare un match ad alto rischio. In questo momento, però, non ci sono elementi che possano far pensare a provvedimenti drastici, tipo il divieto di trasferta per gli juventini.
A EMPOLI. Ma c’è anche un’altra data che in questura hanno cerchiato con il pennarello rosso. Il 27 febbraio la Juventus gioca infatti a Empoli, e l’arrivo della tifoseria a strisce a pochi chilometri da Firenze potrebbe innescare subito quella «vendetta» che si sente nell’aria ma che tutti auspicano che non degeneri.

Di
Redazione LaViola.it