Vai al contenuto
×

2024 anno horribilis: ma il treno per l'Europa non è ancora perso

Un 2024 orribile per i viola che fino ad oggi hanno vinto solamente con il Frosinone e sono scivolati in classifica perdendo tante posizioni

Il tracollo di Bologna è la conferma di una preoccupante tendenza. La grande difficoltà della Fiorentina a vincere nel girone di ritorno. Solo una volta, in quest’anno, la squadra di Vincenzo Italiano è riuscita a imporsi, cioè domenica scorsa, in casa, contro il Frosinone di Eusebio Di Francesco.

sponsored

Scrive il Corriere dello Sport-Stadio. Tra l'altro non risparmiandosi in fatto di gol. Per il resto il piatto piange, poiché solo con l'Udinese i viola sono stati in grado di racimolare l’altro punto conquistato. Di conseguenza il club toscano è scivolato dal quarto al settimo posto in classifica, avvolto da un alone di negatività.

sponsored

RITORNO AMARO

A dire la verità i numeri di questa frazione di torneo non differiscono molto rispetto a quelli delle annate precedenti dell'era Commisso. Dalla ventesima alla ventiquattresima giornata, infatti, in altre due occasioni, il bottino dei punti è stato di quattro, come quest’anno (nel 2021-’22 e nel 2020-’21).

sponsored

Solo in altre due circostanze invece si è fatto meglio. Nel 2022-’23 (cinque) e nel 2019-’20 (sette). Questo porta a delineare una tesi impietosa: l'andamento di oggi corrisponde alla regola e non all'eccezione.

2024 HORRIBILIS

Volendo analizzare ancor più nel profondo le prestazioni dei viola sotto il profilo dei risultati, possiamo affidarci alla classifica delle squadre che si sono distinte per un rendimento anche peggiore. Per la cronaca, ben poche: si tratta di Cagliari (3 punti), Lecce (3 punti), Salernitana (1 punto) e Sassuolo (1 punto).

Con il Frosinone a pari merito (4 punti). Se poi estendiamo il conto all'anno solare in Serie A, aggiungendoci dunque il diciannovesimo turno, poco cambia, considerata la sconfitta rimediata dalla Fiorentina a Reggio Emilia contro il Sassuolo di Alessio Dionisi.

CAMBIO DI MARCIA

Sembra scontato affermarlo ma è necessario un cambio di marcia repentino, tanto più che il treno per l'Europa è tutt'altro che perso. La zona Champions dista cinque lunghezze, mentre l’Europa League una sola. Il tutto con la consapevolezza che, nel caso in cui l’Italia per meriti di ranking Uefa si accaparrasse alla fine della stagione un posto in più per accedere ai tornei internazionali, il quinto varrebbe la Coppa dei sogni e così via il sesto l'Europa League, il settimo la Conference.

Palla alla Fiorentina.


Lascia un commento