Spallata Iachini, arbitri e Atalanta. Al Franchi il ‘Commisso Day’

Il tecnico viola si è soffermato sulla discrezionalità degli arbitri nell’utilizzo del Var e sugli ultimi episodi. Allo stadio Rocco sarà celebrato dai tifosi.

Nessun dubbio, Rocco Commisso ha tracciato un solco. Basta discrezionalità arbitrale, ora che c’è la Var va consultata, sempre. Il calcio deve cambiare, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio. Si sta allargando a macchia d’olio il «partito» riformista. Beppe Iachini ha sentito, letto, con misura però riprende i grandi temi. «Come noi allenatori analizziamo gli errori delle nostre squadre per migliorare, altrettanto farà Rizzoli con la squadra di arbitri. Al di là degli episodi eclatanti come un rigore dato o no, ce ne sono anche altri più piccoli, come un’ammonizione o un fallo fischiato, che possono in qualche modo indirizzare una partita: per fortuna il Var c’è, che allora si utilizzi. Penso al rigore su Caceres a Milano o su Milenkovic con il Genoa, anche a Genova io ho pensato di sostituire il difensore perché avevo subodorato per l’andamento delle decisioni di poter finire in dieci. Meglio perdere qualche secondo in più, ma controllare, a costo di avere 10 minuti di recupero». 

COMMISSO DAY. Oggi comunque al Franchi lo stadio dedicherà il tifo al presidente Commisso, Firenze è con lui e lo si respirerà allo stadio. Saranno presenti anche i sindaci delle due città Nardella e Gori, che ieri hanno diramato un comunicato congiunto: «Saremo al Franchi insieme. Speriamo di poterci lasciare alle spalle gli episodi spiacevoli degli ultimi mesi: dai cori razzisti a Dalbert agli insulti a Gasperini agli incidenti fuori dallo stadio». Ma c’è anche una partita velenosa. «L’Atalanta è un avversario che ti aggredisce, fortissimi fisicamente e tecnicamente, con enormi qualità e capaci ormai di giocare a memoria. Dovremo fare una partita più che perfetta nelle due fasi e sotto il profilo dell’intensità della partita. Dovremo andare al loro passo, poi il particolare potrà fare la differenza», ha aggiunto Iachini.