Il portiere racconta il percorso del suo infortunio e non chiude alla possibilità di tornare a disposizione della Fiorentina
Parla così Salvatore Sirigu al Corriere Dello Sport: “Sono stato tradito da un movimento sbagliato nel momento migliore della stagione. Adesso sto bene, contento di aver fatto una riabilitazione attenta e oculata e del mio stato di forma. Inizio a vedere la luce. All’istante m’è crollato il mondo addosso, ma poi mi sono detto che il calcio è la mia vita, che sono sempre stato professionale, serio e sano. E che sarei tornato: il mio obiettivo è questo e lo sento vicino anche se non tutti ci credevano. Davano per scontato che a 36 anni avrei smesso. Che mi sarei ritirato: al primo infortunio? Ma perché? Non ci penso neanche, aspetto un’occasione: sono svincolato e in attesa. Voglio giocare e giocherò”, racconta sull’infortunio occorso nei mesi scorsi alla Fiorentina.
SCELTA. Pentito di lasciare Napoli? “Assolutamente no. A Napoli sono stato benissimo: un vero onore condividere lo spogliatoio con ragazzi eccezionali a cui rinnovo i miei complimenti. Firenze, poi, mi ha lusingato: sentivo che sarebbe stata un’occasione, ho avvertito entusiasmo. Mi sono divertito tantissimo. La Fiorentina sa come la penso: se ha bisogno di me, sono qua. Nel frattempo ringrazio la società, il tecnico, i compagni: mi hanno seguito, aiutato, sostenuto e mai abbandonato. Mai. Ho trovato grande umanità, sono grato a tutti. Anche ora lavoro al Viola Park. E in vacanza mi hanno fatto seguire da un fisioterapista dello staff, Stefano. Aspetto una chance: se non sarà a Firenze vedremo, Italia o estero non è un problema. Parlo altre tre lingue: inglese, francese e spagnolo”.
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Redazione LaViola.it