Connect with us

Notizie

Pradè: “Piccoli? 25 milioni sono anche pochi. Obiettivo vincere. Ho pensato a fare passo indietro”

Le parole del direttore sportivo viola durante la conferenza stampa di fine mercato

Daniele Pradè, direttore sportivo della Fiorentina, ha parlato dal Media Center del Viola Park nella conferenza stampa di fine mercato. Queste le sue dichiarazioni: “Tornando all’ultima volta che ci siamo visti, il giorno dopo si è dimesso il nostro allenatore. Siamo partiti con il rinnovo di De Gea, poi con mister Pioli, poi Fazzini, Viti e Dzeko, poi pian piano abbiamo costruito insieme a lui tutto il resto. Non c’è una cosa che non abbiamo costruito insieme”

KEAN. “La storia di Kean è sempre stata trasparente: c’è stato un incontro a Cagliari insieme al presidente Commisso, dove il presidente ha detto a Moise che avrebbe avuto piacere di continuare insieme, rinnovando il contratto. Moise è stato molto felice di questo. Da lì è partito tutto il discorso successivo. Ovviamente, con una clausola che scadeva il 12 luglio abbiamo lasciato ogni decisione a Moise, era giusto così dopo il discorso che avevamo fatto”.

MERCATO. “Siamo soddisfatti, abbiamo fatto quello che c’eravamo detti all’inizio della stagione. Ci siamo messi seduti a un tavolino insieme a Ferrari, Goretti e il presidente. Il presidente ci ha dato una linea, che era la linea già decisa l’anno precedente: quest’anno l’obiettivo è stato patrimonializzare la nostra rosa. Siamo partiti con 11 prestiti dell’anno scorso, abbiamo seguito la linea di riscattare chi volevamo riscattare e quindi siamo partiti con Gosens, Fagioli e Gudmundsson. Poi siamo passati a patrimonializzare i nostri acquisti. Sicuramente, il valore della rosa rispetto all’anno scorso, a livello di patrimonializzazione, è raddoppiato. Non ci sono stati acquisti mancati: abbiamo fatto tutto quello che volevamo. Siamo contenti dell’inizio di questo percorso. Abbiamo soltanto due prestiti: Viti e Nicolussi Caviglia, che hanno dei riscatti abbordabilissimi. Da loro ci aspettiamo tanto”.

ANCORA SU KEAN. “E’ una cosa che va condivisa tra tutti noi: ci abbiamo creduto, ci abbiamo scommesso quando nell’anno precedente aveva fatto zero reti. Bonus compresi, c’è costato 15 milioni. Siamo contenti di Moise, non solo come calciatore ma anche come ragazzo: è un ragazzo buono, ha sposato pienamente Firenze e la Fiorentina. Si vede anche in campo, perché lo fa con gioia e quando lui è felice gli può riuscire tutto”.

PICCOLI. “Quando abbiamo sentito Angelini e Giulini, ci hanno chiesto 30 milioni. La trattativa col Cagliari parte da molto prima. C’erano anche altre squadre su Roberto. Secondo me per un attaccante oggi 25 milioni è una cifra anche bassa. Piccoli è un giocatore forte, che completa il nostro reparto d’attacco. Questo fine settimana hanno segnato 3 gol Kean e 3 gol Dzeko, per noi è motivo d’orgoglio. Abbiamo 3 punte veramente forti, ci sentiamo veramente completi”.

OBIETTIVI.Ovviamente è quello di vincere qualcosa, è normale. Ci siamo arrivati a un passo: abbiamo fatto tre finali, le abbiamo perso, l’anno scorso una semifinale. L’anno scorso abbiamo fatto 65 punti e sono tanti: siamo arrivati sesti e negli ultimi anni la sesta ha fatto l’Europa League. Questo un po’ lo sentiamo addosso, perché per noi l’Europa League sarebbe stata una granda soddisfazione. L’obiettivo è quello di migliorarsi sempre. Quello di quest’anno è stato un mercato che ha dato la dimostrazione della forza di questa società. Tra riscatti e acquisti, abbiamo speso 92 milioni di euro. Quando ci sono investimenti del genere, capisci qual è il volere di questa società. L’obiettivo è far bene e vincere qualcosa”.

CHE ESTATE È STATA PERSONALMENTE.Abbiamo lavorato tanto, c’erano da fare tantissime operazioni sia in entrata che in uscita. Per quello che riguarda me, Daniele Pradè conta poco. Ci ho pensato a fare un passo indietro, è normale, però la critica ci sta, è giusta, il tifoso è libero di farlo. Ciò che mi ha spinto a rimanere è la grandissima fiducia del presidente e la compattezza di questa società in questo momento. Non so se ho mai trovato precedente questa grande unione, né la troverò in futuro. Questa unione mi ha dato forza, spero che quella contestazione, con il nostro lavoro, diventi una nota di merito, anche per me, di un cambiamento di idea. Ce la metterò tutta: non abbiamo risparmiato un giorno, nessuno di noi ha fatto un giorno di ferie, non le abbiamo fatte neanche a settembre dopo la sosta. Con l’impegno, cercherò di cambiare questo mood”.

MONTE INGAGGI E RINNOVI. “Sostanzialmente è aumentato: solo i rinnovi di De Gea e Kean sono pesanti. Lo abbiamo fatto con consapevolezza per ottenere un risultato. Stiamo lavorando sugli altri rinnovi: con Rolando ci incontreremo a breve. Su Dodo, abbiamo fatto una classificazione della nostra rosa: ci sono calciatori che, oltre a essere leader in campo, lo sono anche al di fuori. Perciò abbiamo puntato su uomini come De Gea, Dzeko, Marì, Gosens, Mandragora, Ranieri. Poi abbiamo puntato anche su calciatori che ci danno gioia e divertimento: Dodo è l’emblema di questo tipo di calciatori. Cercheremo di rinnovare, anche se, sinceramente, i rapporti con l’agente non sono facilissimi. Loro volevano un prezzo di uscita, noi non glie l’abbiamo dato perché lo vogliamo tenere. Dodo si sta allenando benissimo, sta dando tutto, ha sempre questo sorriso. Cercheremo in tutti i modi di trovare un accordo con lui. E’ papà di tre bambini, due sono nati a Firenze, perciò anche lui avrà voglia di stabilità”.

SUI GIORNI POST DIMISSIONI PALLADINO. Il giorno successivo è stato inaspettato. Raffaele ha fatto un ottimo lavoro, perché 65 punti non è facile farli. Anch’io posso essere stato troppo entrante in determinate situazioni. Mi viene in mente Monza, Verona e Venezia, dove è anche il mio lavoro entrare per dare stimoli, dare scosse. Dopo la decisione di Palladino ci siamo messi subito al lavoro e insieme abbiamo pensato subito a Pioli. Lo abbiamo chiamato subito, il giorno successivo alle dimissioni di Palladino. Non abbiamo contattato altri allenatori, abbiamo puntato subito tutto su di lui, che ci ha dato carta bianca. C’è stata una stretta di mano virtuale, in video call, ma era lui l’allenatore che volevamo. Dal dopo Italiano siamo partiti con una ricostruzione, con Stefano siamo in una fase di costruzione”.

GOSENS E COMUZZO.Abbiamo avuto un’offerta irrinunciabile per Gosens, calciatore di 30 anni. Però, come detto, siamo partiti anche da una base di uomini per creare questo gruppo, e Robin ne fa parte. Per quanto riguarda Comuzzo, abbiamo avuto un’offerta forte, enorme, per lui. Lo voleva fortemente Simone Inzaghi. Però è una scelta sua che bisogna rispettare: non si sentiva pronto a questa decisione. Ha fatto uno step, deve dimostrare che è un uomo è un calciatore forte. Siamo felici di questo, è un’altra medaglia del nostro settore giovanile. E’ una soddisfazione anche che Kayode giochi titolare tutte le partite in Premier League. Così come è una soddsfazione avere Martinelli, Fortini, Kouadio, Kospo, ieri Ndour ha fatto una partita incredile in 10 uomini con l’Under 21. Abbiamo rifiutato offerte per Pablo Marì, per De Gea. Avevamo una base di partenza”.

CINQUE ESTERNI. “Da una parte abbiamo Gosens e Parisi. Da Parisi vogliamo tanto di più e lui ci darà tanto di più. Glie l’abbiamo dimostrato con i fatti, perché abbiamo allungato il suo contratto di un anno. Dall’altra parte c’è Dodo e abbiamo preso un giocatore che ci piaceva tanto da tanto tempo come Lamptey. Su Fortini puntiamo tantissimo: veniva da un’ottima stagione ma con una situazione fisica un po’ arretrata per problemi, ma ora sta benissimo”.

MERCATO IN PASSIVO.Abbiamo voluto patrimonializzare per avere qualcosa di nostro, in questo momento non c’è intenzione di andare a disinvestire nulla. Ovviamente ogni mercato è particolare: se hai offerte irrinunciabili ti siedi e ne parli, ma questo non è nel nostro programma”.

RAPPORTO CON LUCCI. “Nella prima sessione in cui sono stato alla Fiorentina, ha portata Cuadrado, Badelj e Vecino. Poi Muriel. Per anni non abbiamo lavorato con lui, poi l’anno scorso abbiamo portato Kean. Quest’anno Dzeko a parametro zero, Nicolussi Caviglia a un milione di prestito e 7 di diritto/obbligo di riscatto, Piccoli lo abbiamo voluto fortemente noi. Noi siamo una società che lavora con tutti, non c’è preclusione per nessuno, nessun agente può dire qualcosa di anomalo nei confronti della Fiorentina e di Daniele Pradè. Se un agente ci serve lo contattiamo, poi ovviamente ci sono i buoni rapporti, chi conosce le dinamiche, è normale, fa parte della vita. Ma la Fiorentina è open. Se chiedi a me, Goretti e Ferrari chi sono i nostri agenti a primavera, nessuno ti risponde”.

VALENTINI. “Abbiamo deciso insieme: si è trovato molto bene a Verona, ha fatto 6 mesi ottimi. Sogliano è innamorato del ragazzo, abbiamo deciso che un altro anno di crescita ci poteva stare, visto che c’era Ranieri. Successivamente alla scelta di Valentini abbiamo preso Viti, altrimenti non l’avremmo preso. Su Viti siamo molto fiduciosi”.

INVESTIMENTI IN ATTACCO PIUTTOSTO CHE A CENTROCAMPO. “A centrocampo abbiamo preso Sohm, un calciatore forte, Fazzini, Nicolussi Caviglia, abbiamo Mandragora, abbiamo Fagioli che ci deve dare tanto, puntiamo su Richardson, Sabiri è una bella scoperta. Abbiamo investito su tutti i reparti. Quello del centravanti è normale sia la spesa più alta, è il ruolo che ti porta ad avere determinati costi. Le due punte più pagate italiane sono state Lucca e Piccoli, questi sono i parametri”.

LINDELOF. Lo abbiamo trattato, avevamo anche un accordo. Non abbiano neanche fatto una bellissima figura con lui, però era legata alla partenza di Comuzzo. Puntiamo parecchio su Pietro, quindi siamo contenti sia rimasto”.

CEBALLOS. “Non c’è stato mai niente di concreto“.

FORTINI. Lo volevano praticamente tutte le squadre di B e almeno 4 di A. E’ una scelta nostra fatta assieme al tecnico”.

BELTRAN. “Sicuramente è finita male a livello economico. Lucas ha rifiutato il Flamengo dandoci delle motivazioni che ci stavano, ha rifiutato la Russia dandoci motivazioni che ci stavano. Il suo comportamento in questi due anni è sempre stato eccezionale, noi lo abbiamo ripagato avendo un comportamento eccezionale nei suoi riguardi. Comunque, è ancora un giocatore nostro, è andato in prestito. Ha dei bonus altissimi a gol, siamo a guardare tutte le partite del Valencia ed esulteremo ai gol come se li avessimo segnati noi”.

PICCOLI PER SOSTITUIRE KEAN. No. La clausola sarà sempre presente (ora è di 62 milioni), ci sarà sempre quel periodo. Però Piccoli non è stato preso per la sostituzione di Kean, ma per completare un reparto di attacco che l’anno scorso ci ha dato tante soddisfazioni, ma che gli anni precedenti dopo Vlahovic è stato un problema. Quest’anno siamo convinti di averlo completato con 3-4 calciatori veramente forti. Gud può fare anche la punta”.

KESSIE. C’è stata una chiacchierata. Aveva manifestato al mister la voglia di tornare in Italia, ma non ci sarebbero mai state le condizioni economiche per poterlo fare. Non siamo mai entrati nella trattativa”.

ALABA. Nulla di vero“.

BIANCO. “Alessandro è stato molto chiaro: aveva voglia di giocare. Se gli togli il campo gli togli tutto, la scelta di andare in Grecia è una sua scelta, sennò aveva situazioni in Italia. Voleva fare questa esperienza e noi l’abbiamo aiutato a farla”.

GUDMUNDSSON. “La trattativa è stata lunga. Gud voleva rimanere, noi volevamo tenerlo, Stefano lo voleva, abbiamo un ottimo rapporto col Genoa. Alla fine abbiamo trovato una soluzione che andasse bene a tutti. Siamo contenti, poteva sembrare che ci fossero problemi perché l’abbiamo fatta negli ultimi giorni, però avremmo trovato una soluzione anche nei giorni successivi, l’abbiamo chiusa prima per evitare polemiche”.

MARTINELLI. “E’ un portiere forte e ha David De Gea. I preparatori ci credono tantissimo e lo faranno crescere. Sono convinto che qualche spazio che David concederà lui se lo troverà. Un acquisto importante è Lezzerini: un altro italiano cresciuto da noi, che poteva andare in più squadre e ha scelto di venire qui. Ha scelto un ruolo delicato, perché davanti ha De Gea e Martinelli. Sa qual è il suo ruolo, lo farà nel migliore dei modi perché anche lui sente tanto la Fiorentina”.

DA CHI ASPETTA IL CAMBIO DI MARCIA. “Da Beltran, così torna (ride, ndr)”

TANTI ITALIANI IN ROSA. “La volontà parte dal presidente Commisso. Non c’è un’operazione che non abbiamo ragionato con lui”.

FAZZINI. “E’ la prima operazione che abbiamo fatto successivamente a Pioli. Siamo contenti di Jacopo, siamo convinti che diventerà un giocatore importante per la Nazionale“.

35 MILIONI PER COMUZZO SONO UN’OFFERTA IRRINUNCIABILE. Da direttore, sono irrinunciabili. Però io sono un direttore, non sono la proprietà. Da direttore, per un difensore centrale, non parlo di Comuzzo ma in generale, 35 milioni sono tanti. Per una punta non c’è più una cifra. Ci sta dire che hai speso troppo per un calciatore, ma ogni mercato ha il proprio ciclo. Ci sono mercati in cui, non sai perché, i prezzi vanno alle stelle, mercati in cui per 30 giorni non si fa un’operazione neanche in prezzo. Quest’anno c’è stato un mercato dove una punta qualsiasi non costava meno di 10-12 milioni”.

CAMBIO DI STRATEGIA: DA SCARTI DALLE BIG A TOP DI SQUADRE PIÙ DEBOLI. “L’anno scorso era una ricostruzione. Gli uomini che volevamo tenere li abbiamo tenuti. Siccome di uomini ora ne abbiamo tanti, c’era da metterci gioventù, gamba, voglia. Gente che voleva venire alla Fiorentina. Il cambio di strategia è questo e lo hai iniziato l’anno scorso”.

KOSPO. “E‘ un calciatore che ha seguito fortemente il nostro scouting, voluto fortemente dal nostro responsabile del settore giovanile Angeloni che si è interfacciato con Goretti. Siamo contenti, ci puntiamo parecchio sul ragazzo”.

104 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

104 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Notizie

104
0
Lascia un commento!x