Segnale alla squadra. I giocatori devono cambiar registro. Iachini resta alla Fiorentina. Ma con l’ultimatum di Rocco Commisso
Niente ribaltoni in panchina. Alla guida della Fiorentina resta Beppe Iachini. Parola, e volontà, di Rocco Commisso in persona. Così come accaduto mesi fa il tecnico incassa la fiducia del patron, ma con un ultimatum: “si deve far meglio. Contano anche i risultati, che devono essere migliori”. Come a dire, già da domenica quando al Franchi arriverà l’Udinese servono punti pesanti. Ma soprattutto risposte. Dal tecnico, sì, ma anche dalla squadra.
SEGNALE PUBBLICO. Più di un segnale di malumore è stato palesato dai giocatori a Cesena, e già prima con la Sampdoria. Dal continuo sbracciare di Ribery al fatto che la squadra abbia smesso di giocare dopo pochi minuti contro un avversario di caratura decisamente inferiore. Ed anche per questo la società ha voluto tenere questo vertice nell’hotel dove alloggia lo stesso Commisso. Un segnale forte, quello andato in scena oggi, anche e soprattutto rivolto alla squadra. Commisso sta con Iachini, ha fiducia in lui, e la squadra deve rispondere ai diktat del suo allenatore, come diretta emanazione dello stesso Presidente.
REAZIONE. Un modo, dunque, per sollecitare la squadra a dare di più e per stroncare sul nascere quella sensazione trasmessa da diversi calciatori viola di aver giocato, domenica scorsa, solo pochi minuti tirando poi, inspiegabilmente, i remi in barca e rischiando addirittura di perdere.
FIDUCIA A TEMPO. Fiducia a Iachini, ok, ma non a tempo indeterminato. Contro l’Udinese domenica, il tecnico viola si gioca moltissimo. Dovrà, infatti, non solo fare punti ma dimostrare che la squadra lo segue davvero. Sensazione che dalla gara con lo Spezia non si è del tutto avuta.
Di
Gianluca Bigiotti