Scontri tra tifosi, rischio recidiva. In ballo due turni di divieto di trasferte europee. Il fatto che siano avvenuti fuori dallo stadio può dare una mano alla causa viola
Dopo gli scontri nel pre partita tra i tifosi della Fiorentina e quelli del Genk, l’attenzione è tutta rivolta verso quello che deciderà la Uefa, scrive Repubblica.
L’organismo europeo per club è al lavoro per cercare di ricostruire al meglio le modalità dei tafferugli. A fine gara il delegato presente a Genk ha avuto un colloquio con la dirigenza viola e non ha escluso nuove sanzioni, considerando i supporters viola recidivi dopo i fatti di Basilea — lancio di oggetti e accensione di fumogeni — che avevano portato a un turno a porte chiuse in trasferta, scontato lo scorso agosto a Vienna.
E’ proprio sul tema della recidività che si gioca la partita: se dovesse essere appurato un nuovo dolo potrebbe scattare per i tifosi viola un nuovo divieto di trasferta, ma non solo per un turno bensì per due, da scontare ovviamente nelle prossime due partite del girone contro Cukaricki e Ferencvaros.
Un danno che sarebbe non di poco conto, visto che in molti si sono già organizzati comprando biglietti aerei e organizzando viaggi. La memoria difensiva sarà impostata sul fatto che gli scontri sono avvenuti lungo la strada che porta allo stadio e non dentro lo stadio, condicio sine qua non per poter essere giudicati dalla Uefa: anche lo scorso anno infatti, oltre a Basilea, ci furono scontri in altre partite, da Enschede a Braga — tifosi viola aggrediti dai rivali — oppure nella stessa finale di Praga contro il West Ham ma in nessuna di quelle occasioni scattarono divieti di trasferta o altro, proprio perché i fatti si concretizzarono all’esterno delle strutture. In Olanda il teatro dell’agguato dei tifosi di casa a quelli viola fu un albergo e in città.

Di
Redazione LaViola.it