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Scatta la Fase 2: avversari europei, primi test per Norgaard e Gerson. E l’occasione dei giovani

Avversarie europee (ma non di prima fascia), rosa più ristretta e opportunità per nuovi e giovani: via alla seconda fase del pre-campionato.

Ventisei convocati per una tournée di dieci giorni, tra Germania e Olanda. Via alla Fase 2 del ritiro pre-campionato per la Fiorentina: niente Europa League, inizio ufficiale che slitta al weekend del 17-19 agosto, contro la Sampdoria. Si parte quindi con una serie di incontri internazionali, con coefficiente di difficoltà che si alza (un po’) rispetto ai test di Moena.

INCONTRI. Domani la squadra di Pioli inaugurerà, contro il Duisburg (club della serie B tedesca), la Cup of Traditions (ore 16), per poi disputare una delle due finali del torneo (1° o 3° posto) contro la vincente tra Athletic Bilbao e Fulham. Le gare saranno di 45′ minuti. Poi il trasferimento in Olanda, dove i viola sfideranno il 1 agosto ad Apeldorn (ore 19) l’Heracles Almelo, 10° nell’ultima Eredivisie. Sabato 4 agosto, alle 15:30, a Dusseldorf il match contro il Fortuna Dusseldorf, neopromossa in Bundesliga. Infine, il 5 agosto la Fiorentina giocherà l’Opel Cup, con inizio alle 13:00, contro il Mainz e l’Athletic Bilbao.

SI ALZA (UN PO’) IL LIVELLO. Avversarie quindi non di primissima o prima fascia, ma comunque squadre di contesto europeo che potranno testare la preparazione della Fiorentina. Pioli, con la squadra ancora incompleta, avrà un primo obiettivo: inserire in fretta negli schemi i neo arrivati Gerson e soprattutto Norgaard. Quest’ultimo, infatti, può essere ad oggi il titolare davanti alla difesa, nel ruolo che era di Badelj. Caratteristiche molto diverse, ma posizione centrale nell’economia di gioco viola. Fondamentale, quindi, che l’impatto sia veloce ed efficace. Perché l’alternativa, nel ruolo, si chiama Veretout: giocatore che è cresciuto in quella posizione, ma che rende indubbiamente meglio negli inserimenti da mezz’ala, dove è un vero valore aggiunto (i 10 gol e i 2 assist al primo anno di Serie A lo dimostrano).

Il brasiliano invece, dopo l’intricata vicenda dei giorni scorsi, deve puntare a raggiungere la forma fisica migliore e a trovare la giusta collocazione negli schemi di Pioli: può essere un jolly tra esterno e mezz’ala, anche se l’idea originaria è quella di utilizzarlo proprio a centrocampo. Dove ha giocato (qualche volta) alla Roma. In giallorosso ha faticato alla prima stagione italiana, ma in Sudamerica era considerato un talento di sicuro avvenire: nonostante la formula del trasferimento che ha fatto discutere (prestito secco), senz’altro un giocatore su cui Pioli potrà lavorare.

CHE OCCASIONE PER I GIOVANI. Le tante partite ravvicinate consentiranno poi al tecnico di far ruotare la rosa. Facendo giocare anche i giovani. Uno, classe ’99, è di fatto un nuovo titolare, ovvero Lafont: bel banco di prova per lui, altri test per migliorare la comunicazione con il reparto difensivo. Ma non solo, perché in Germania e Olanda vanno anche i vari Montiel, Vlahovic e Sottil, più Graiciar e Hristov. In particolare i primi tre si sono messi in luce a Moena, e chissà che buone prestazioni in tournée non possano spingere Pioli a farli restare in Prima Squadra. Vlahovic ad oggi è il vice-Simeone, Montiel può fare il jolly tra Primavera e Prima Squadra (a Moena ha fatto vedere belle giocate, con un fisico però da consolidare), mentre Sottil si gioca molto perché, per età (è un classe ’99), potrebbe rientrare in Primavera solo da ‘fuori quota’. O resta con Pioli, quindi, o va a giocare in prestito.

TERZINI ED ESCLUSI. Resteranno invece a Firenze tre uruguaiani, in odore di mercato. Cristoforo e Maxi Olivera, più Baez. Se il giovane esterno offensivo è reduce da un’annata in prestito al Pescara non entusiasmante, per i primi due Corvino cerca una cessione remunerativa. Hanno giocato molto poco al primo anno con Pioli (7 partite a testa), così come era avvenuto la stagione prima con Sousa: non hanno futuro in viola, e l’imperativo ora è riuscire a racimolare qualche milione. Al Centro Sportivo anche Laurini, a parte invece per problemi fisici già da diversi giorni. Senza di lui, in tournée si aprono più possibilità per gli altri sulla fascia: Milenkovic resta il titolare come terzino ‘bloccato’, mentre Diks e Venuti – dopo un buon ritiro di Moena – cercano la conferma in Prima Squadra dopo le annate in prestito. In particolare l’olandese, ad oggi, sembra favorito per restare, mentre l’italiano cresciuto in viola ha richieste dal Genoa e da altri club di A. Ma chissà che questa tournée non possa cambiare le carte in tavola.

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