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Sarri, Commisso, Juve e Inter: ma cosa è l’indice di liquidità? Parametri, regole e paletti

Sarri, Commisso, Juventus e Inter: l’indice di liquidità è diventato nuovo protagonista sullo scontro tra società. Ma cosa è in pratica?

Da tempo i tifosi seguono con più interesse l’indicatore di liquidità che i vecchi parametri delle prestazioni sportive, scrive il Corriere Dello Sport. Mentre Sarri ha detto di non sapere cosa sia, se non qualcosa che impedisce alla Lazio di fare mercato, c’è anche chi come Commisso ha alzato il tiro pubblicando i parametri della sua Fiorentina, soprattutto in riferimento a chi non sarebbe in regola con tali regole.

COSA E’. In parole povere, l’indice di liquidità è il rapporto tra attività correnti e passività correnti (Ac/Pc). Al numeratore vanno le somme che il club si aspetta di ricevere entro 12 mesi, per esempio da clienti (come sponsor e diritti tv) o da altri club a cui ha ceduto calciatori. Al denominatore, tutte le somme dovute entro 12 mesi a terzi (fornitori, tesserati, banche, obbligazionisti, erario o club da cui ha comprato calciatori). Si rileva due volte l’anno: 31 marzo e 30 settembre, cioè prima delle due finestre di calciomercato e non deve scendere sotto 0,60. Su 100 euro di impegni a breve, almeno 60 vanno coperti da somme che la società potrà incassare entro 12 mesi. Chi è sotto il famigerato limite non può acquistare calciatori nella finestra di mercato a meno che non copra gli acquisti con cessioni, né acquisire giocatori in prestito se non riduce il costo della rosa in misura almeno pari ai nuovi stipendi. Altrimenti, non resta che l’intervento dell’azionista.

JUVE, INTER E COMMISSO. Il 30 settembre la Juve era a 0,57: l’aumento di capitale è stato dunque provvidenziale per il mercato di gennaio ma anche a marzo il club non rispettava il parametro. Senza i 75 milioni anticipati da Exor il 27 agosto non avrebbe forse completato la sessione. Nella sua fragorosa polemica Commisso ha puntato il dito sull’indicatore di liquidità, sfidando altri presidenti a pubblicarlo e ricordando orgogliosamente che il supporto garantito alla Fiorentina dal suo gruppo le consente di rispettare le regole. Il quadro dei mali della Serie A disegnato dal patron viola è corretto nel complesso. Nel caso, la denuncia è giusta ma la scelta di alcuni bersagli pare imprecisa. Sul rispetto dell’indicatore vigilano gli organi federali. L’Inter ha ripristinato l’equilibrio finanziario con cessioni importanti mentre la Juventus ha messo le mani in tasca agli azionisti, esattamente come la sua Fiorentina aspetta i bonifici in arrivo dagli USA.

 

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