Quarta, prestazione da incubo. Amrabat che sciocchezza sul rigore per il Monza

I viola, nonostante il doppio vantaggio, hanno lasciato il campo agli avversari dopo soli 13 minuti di gara

Dopo i primi venti minuti ha giocato solo il Monza. Che ha valorizzato il talento di Caprari e l’astuzia di Dani Mota Carvalho. Caprari è riuscito a sfibrare la difesa della Fiorentina bucando dalla parte di Dodo e, nel caso dell’1-2, saltando Martinez Quarta. Nella circostanza è stato anche fortunato perché il tiro, respinto da Terracciano, ha colpito Biraghi finendo in porta. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.

Ma se un episodio può avere una componente di casualità, il 2-2 è grottesco. Perché nasce da un lancio del portiere, Di Gregorio, e da una corsa verticale di Mota. Anche qui Martinez Quarta, bruciato dal competitor, ha fatto una brutta figura. Ma Terracciano è uscito fuori tempo lasciando il facile tocco del 2-2. Anche in Conference, contro il Basaksehir, la Fiorentina aveva regalato un gol così. Con Igor nelle vesti di Martinez Quarta. Segno di un blackout cognitivo reiterato e misterioso.

Il CROLLO

Eppure, dopo che il Var ha annullato il gol di Pessina prima dell’intervallo per fallo di mano, il pareggio avrebbe forse resistito senza la sciocchezza di Amrabat. Che ha pestato il piede di Mota in area di rigore. L’attaccante era in una posizione totalmente innocua. Pessina stavolta ha festeggiato davvero sotto la curva dei concittadini. E la Fiorentina non ha saputo reagire.

Italiano ha inserito forze fresche varando un 4-1-4-1 molto offensivo. Con Jovic e Castrovilli trequartisti e Kouame e Sottil larghi dietro a Cabral. Ma Di Gregorio non ha mai percepito l’ansia del possibile 3-3. Anche perché Palladino si era accomodato in un 5-3-2 con il baricentro molto basso. E’ finita in gloria per il Monza mentre la Fiorentina già aveva la testa alla semifinale di Coppa Italia contro la Cremonese. Sarà bene non affrontarla con l’idea che sia una formalità, visto cosa è successo negli ultimi quattro giorni.