Parla il direttore sportivo della Fiorentina: “Poteva restare al Lille in Champions, ma ha scelto il nostro che è un progetto di primo piano”
Parla così il ds viola Daniele Pradè durante la presentazione di Ikoné: “Mi sembra giusto fare una presentazione di Ikoné, di Jorko, come già lo chiamiamo noi, è il suo soprannome. È da pochi giorni con noi ma sembra che sia qui da molto tempo. È un ragazzo solare, che ha grande voglia. Siamo contenti che sia venuto qui, è stata un’operazione complessa, c’è voluto tanto tempo. C’è voluta la collaborazione dei suoi agenti, del Lille: abbiamo fatto un buon lavoro. La cosa che ci fa più piacere è che Jorko ci abbia scelto in questo momento. Per lui sarebbe stato più facile rimanere al Lille, giocare la Champions League, mettersi sul mercato a giugno avendo anche una scadenza di un solo anno. Ma le nostre motivazioni, le nostre spiegazioni, da Commisso, Barone, a me e all’allenatore, lo hanno convinto a sposare la Fiorentina ora. Avrà tempo in questo periodo di conoscere bene il nostro calcio, la nostra cultura, e soprattutto Firenze. Una cosa che ci è mancata nei due anni precedenti, speriamo ora con il Covid di poter essere più liberi di vivere questa città meravigliosa”.
MOTIVI TECNICO-TATTICI. “È un calciatore moderno, molto adatto al calcio del nostro allenatore. Siamo molto contenti dei giocatori che giocano in quella posizione ora, ma abbiamo bisogno di nuove energie e forze fresche in quel ruolo”.
PROGETTO. “Il nostro progetto è importante, la Fiorentina e Firenze è molto conosciuta in Francia e nel mondo. Il nostro è un programma di lavoro di primo piano, per questo Ikoné ha scelto la Fiorentina”.
BILANCIO. “Se devo fare un bilancio oggi da responsabile dell’area tecnica, sono molto contento. Non per le partite vinte o perse, o per gli obiettivi futuri, visto che abbiamo un presidente ambizioso, ma perché dopo due anni difficili (per Covid, cambi di allenatori, scelte sbagliate da parte mia) mi fa piacere che abbiamo trovato un’identità tecnica e di gioco. Un allenatore che ci dà garanzie tecniche, molto facile per il nostro lavoro perché ci fa lavorare in una maniera ben precisa. Vogliamo far bene, ma siamo contenti di quello che stiamo ottenendo”.
CONCORRENZA SU IKONE’. “C’era tanta concorrenza, forse siamo stati più bravi e veloci degli altri per anticiparla. C’eravamo già l’anno scorso, è voluto rimanere in estate al Lille perché c’era la Champions e aveva vinto il campionato. Ma questo nostro inizio di stagione lo ha convinto, la squadra gioca bene, con un’identità precisa. Cercavamo di riavere un rapporto simbiotico con la tifoseria, si era un po’ disperso. L’abbiamo ritrovato, empatia con il pubblico: Ikoné ha percepito quello che vogliamo fare. Sono convinto che può essere una strada importante”.
INDICE DI LIQUIDITA’. “Per chi fa il mio lavoro avere una società con un’indice di liquidità così alto, siamo forse i primi in Italia, dà grande forza. Soprattutto in Italia. Su Torreira sapete benissimo qual è il mio pensiero e il nostro pensiero, siamo contentissimi di lui. Ma da qui a dire di un riscatto non posso rispondere, sarà una trattativa che faremo al momento opportuno con l’Arsenal, con cui abbiamo un ottimo rapporto. Ci metteremo a parlare a marzo-aprile, ora non è il momento opportuno”.
CALCIO OFFENSIVO. “Vogliamo essere una squadra offensiva, si è creata una bella situazione professionale con Italiano e lo staff. Possiamo vincere con tutti, se sei una squadra offensiva hai più possibilità di fare gol. Ikoné ti può dare superiorità numerica, poi lo devi organizzare in un contesto tattico. Ma la prerogativa è stata prendere un giocatore che fa superiorità numerica”.

Di
Marco Pecorini