Parla il Pek, regista cileno tra i protagonisti del primo ciclo Montella: “Con Arthur meglio Duncan. Io avevo accanto gente come De Rossi o Muntari”
Via Sofyan Amrabat, dentro Maxime Lopez e Arthur. Meno muscoli, più palleggio e qualità. Un’idea che fa tornare indietro nel tempo, al centrocampo di Montella. Parla così David Pizarro al Corriere Fiorentino: «Si rivede nei due registi? In generale no, se parliamo di un centrocampista che imposta sì, lo sanno fare bene sia Arthur che Maxime Lopez. Italiano cerca evidentemente questo tipo di giocatori che impostino l’azione e facciano girare palla. Certo per me nel centrocampo viola manca uno con le caratteristiche di Amrabat, un giocatore che spezzi il gioco e faccia valere la sua fisicità aiutando la difesa e proteggendo il compagno di reparto, come ha fatto vedere il marocchino al Mondiale e anche nella Fiorentina la scorsa stagione. Non è un caso che questa estate lo abbia preso il Manchester United».
PIU’ MUSCOLI. Quindi lei non pensa che Lopez-Arthur possano giocare insieme? «Mi piacerebbe vedere Arthur con accanto uno con più muscoli. Nella gara contro l’Inter si è visto che manca proprio quel tipo di compagno accanto a lui. Il brasiliano ha dimostrato che sa giocare a calcio, ha qualità nel palleggio e sono tre anni che lavora per tornare a un livello importante e credo possa riuscirci nella Fiorentina, ma per affrontare squadre di alto livello va protetto. Nella mia carriera ho avuto la fortuna di avere accanto compagni, «cagnacci» come li definisco sempre io, come De Rossi e Muntari, giocatori di sostanza. Nella coppia uno gioca e uno protegge. Per me Lopez ed Arthur sono troppo simili a livello fisico e in questo momento non ce li vedo insieme, deve giocare o l’uno o l’altro».
CENTROCAMPO. Chi potrebbe giocare allora accanto ad Arthur dei centrocampisti in rosa? «Per quello che ho visto credo che accanto ad Arthur ci debba stare Duncan che è più muscolare, ma deve tenere la posizione altrimenti diventa difficile anche con lui. […] Centrocampo a tre? Italiano deciderà di sistemare il centrocampo in maniera tale che faccia più filtro per la difesa, che dia inferiorità numerica all’avversario con qualità e sostanza allo stesso tempo».
DIFESA. «A me piace molto Martinez Quarta, mi piaceva tanto quando giocava in Argentina, è affidabile e mi sembra abbia fatto una grande stagione come Milenkovic. Mina deve invece entrare nella dinamica del calcio italiano che è molto tattico rispetto al calcio sudamericano e altri campionati europei. In questo tipo di calcio non puoi mancare di concentrazione e credo che lui, come gli altri difensori, dovranno lavorare su questo».
Di
Redazione LaViola.it